Autonomia Veneto, Zaia ancora a mani vuote

29 settembre 2014

“La richiesta di una maggiore autonomia, analoga a quella delle regioni confinanti, è una questione politica fondamentale per i veneti, per la quale da tempo Zaia poteva e doveva aprire una trattativa con il Governo sulla base dell'art. 116 della Costituzione. Portare davanti alla Corte Costituzionale la diatriba giudiziaria sul referendum sull'indipendenza o sull'autonomia è dunque solo l'ennesimo scaricabarile per motivi di propaganda elettorale. Perché Zaia dal 2010 non ha invece mai attivato la procedura del terzo comma dell'art. 116 della Costituzione per chiedere maggiore autonomia? Perché non ha utilizzato il comma 382-bis dell'art. 1 della legge di Stabilità per il 2014, frutto di un mio emendamento, che dal gennaio scorso gli consente di mettere in mora il Governo per ottenere una maggiore autonomia per il Veneto?". Lo chiede Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd, che interviene dopo aver appreso dell’incarico affidato stamane dalla Giunta veneta agli avvocati Bertolissi e Cacciavillani, di difendere di fronte alla Corte Costituzionale le leggi mirate a indire i referendum per l'indipendenza e l'autonomia del Veneto, impugnate dallo Stato.

"I veneti devono sapere che, grazie ad un mio emendamento accolto dal ministro Del Rio, esiste una  norma in vigore dal 1^ gennaio scorso per stabilire che "il Governo si attiva sulle iniziative delle regioni presentate al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro per gli Affari regionali ai fini dell'intesa ai sensi dell'art. 116, terzo comma, della Costituzione nel termine di sessanta giorni dal ricevimento". Grazie a questa norma – ricorda la deputata – Zaia avrebbe potuto chiedere al Governo di far partire il negoziato nel caso in cui negli anni scorsi fosse stata già approvata una delibera del Consiglio regionale per chiedere maggiori materie e risorse o comunque chiedere alla sua maggioranza di approvare una tale delibera per presentarla al Governo e aprire una trattativa nei sessanta giorni successivi. Invece ha preferito perdere tempo su percorsi poco attendibili, come il referendum sull’indipendenza, bocciato senz’appello anche dalle categorie economiche della regione”.

“Io penso che non si debba mai aver paura di sentire l’opinione dei cittadini – conclude l’on. Rubinato – ma i veneti nel 2010 hanno eletto Zaia perché portasse a casa qualche risultato su questo fronte. E invece si ripresenta a loro ancora a mani vuote”.

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pubblicata il 29 settembre 2014

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