Arresti Veneto, serve un cambio fisiologico in regione

07 ottobre 2014

“Dopo il Mose, di cui ha parlato il mondo intero, gli arresti avvenuti oggi in Veneto nell’ambito di un’indagine della Guardia di Finanza sull’uso indebito di fondi pubblici e in particolare di un alto dirigente della Regione per peculato, abuso d'ufficio e falsità ideologica, sono un altro duro colpo all’immagine della nostra regione che registriamo con amarezza. E confermano, fatta salva la presunzione d’innocenza fino a condanna delle persone coinvolte, che dopo un ventennio di continuità di un sistema di potere c’è la necessità di un cambio fisiologico, di una rigenerazione che rimetta al centro dell’azione politica e amministrativa le due priorità che ha richiamato di recente lo stesso governatore della Banca d’Italia, Visco, ovvero la salvaguardia della legalità e l’efficienza della pubblica amministrazione”. Lo afferma Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd, che ricorda come la legalità e la lotta alla corruzione sono stati oggetto di uno specifico incontro del laboratorio itinerante BarCamp che con alcuni amministratori locali sta promuovendo anche in vista del voto regionale del 2015. 

“Ai veneti – commenta – che assistono sconcertati a questo susseguirsi d’indagini giudiziarie che vedono coinvolti amministratori e dirigenti della Regione, dico: la prossima primavera c’è l’occasione di voltare pagina. Gli stessi dirigenti e dipendenti integerrimi che quotidianamente svolgono il loro lavoro con disciplina e decoro lo meritano”. 

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pubblicata il 07 ottobre 2014

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