Corruzione, Moretti vuole il commissario - Il Gazzettino

22 novembre 2014

Pagina 15, Nordest

A Palazzo Balbi dovrà esserci un "Raffaele Cantone" veneto. E cioè un commissario anticorruzione per «prevenire il malaffare». Lo dice Alessandra Moretti, l’europarlamentare vicentina del Pd candidata alle primarie del centrosinistra in calendario il 30 novembre per la scelta del candidato governatore del Veneto da contrapporre a Luca Zaia.

Moretti ieri ha reso pubblico il suo programma elettorale o, perlomeno, una sintesi in otto punti di cui l’ultimo riguarda la trasparenza. Con lo slogan "Una Regione pulita e trasparente", la parlamentare europea annuncia, nel caso di vittoria alle elezioni della prossima primavera, l’istituzione di un ufficio per controllare appalti e bandi di gara. Testuale: «Inchieste, scandali e sprechi sono ferite per tutti i cittadini onesti. Un ufficio indipendente, guidato da una figura di grande competenza e autorevolezza, che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione, dovrà prevenire il malaffare che troppo spesso si è fatto strada nelle pieghe di burocrazia e bandi di gara. Trasparenza, controllo sugli appalti, sburocratizzazione sono i nostri antidoti contro l’illegalità».

Tra gli altri punti del programma, da segnalare i "bonus-mamme". «Il compito della politica - recita il programma di Moretti - è garantire che le donne dopo il parto possano continuare a lavorare per i loro sogni. Alle neo-mamme che hanno o che cercano un lavoro garantiremo degli assegni-rosa per asili-nido e babysitter». Nessun riferimento a dove e come saranno reperite le risorse, né a quanto ammonteranno questi "bonus-mamme". E sul fronte ambientale, l’annuncio di «un piano speciale per il dissesto idrogeologico con investimenti importanti provenienti sia dal piano straordinario messo in piedi dal governo, sia con fondi europei». Anche qui, nesuna quantificazione.

Anche l’altra concorrente alle primarie, la deputata trevigiana del Pd Simonetta Rubinato, ieri ha reso noto i suoi «7 impegni per il governo del Veneto» e al primo posto ha inserito l’autonomia speciale della Regione in materie come istruzione, tutela dell’ambiente e dei beni culturali, ma anche del patrimonio linguistico e culturale veneto: «Un obiettivo che possiamo ottenere subito chiedendo al Governo di aprire il tavolo di negoziazione forti del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione che abbiamo fatto confermare anche nella nuova riforma».

Da rilevare che solo nella brochure di Alessandra Moretti compare il simbolo del Pd. Simonetta Rubinato, invece, usa lo slogan "Una scelta democratica" e rilancia il simbolo delle primarie di coalizione "Il Veneto lo cambi tu". Nessuna delle due chiama in causa l’altra (o l’altro sfidante alle primarie): la proiezione è già alle elezioni di primavera.

Pure il terzo in lizza, Antonino Pipitone, capogruppo dell’Italia dei valori in consiglio regionale, si è aperto un sito Internet dove ha pubblicato il programma elettorale. Al primo punto la "questione morale con l’annuncio di «un assessore con delega alla trasparenza per monitorare tutti i centri di spesa, informando i cittadini su come vengono spesi i soldi della comunità».

Alda Vanzan

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pubblicata il 22 novembre 2014

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