La Rubinato nel Bellunese «In treno fino in Austria» - Corriere delle Alpi

23 novembre 2014

Pagina 15, Cronaca

di Valentina Voi BELLUNO Ridurre il gap con i territori di confine e creare con loro delle alleanze strategiche. Queste, secondo Simonetta Rubinato, le priorità per il Bellunese. La Rubinato, ieri in provincia per il suo tour elettorale in vista delle primarie del Partito Democratico del 30 novembre, coglie l’occasione per lanciare un’idea: il prolungamento della linea ferroviaria da Calalzo a Sillian, in Austria, da realizzare con fondi europei. Quale migliore occasione del centenario della prima guerra mondiale per mettere in cantiere, intanto solo sulla carta, un’opera di queste dimensioni? «È un progetto di speranza» spiega la Rubinato, «perché nel campo dei trasporti si deve guardare alle risorse che ci sono, e farle funzionare. Ma questo sarebbe un grande investimento per l’Europa, magari da abbinare alla pista ciclabile». Ed ancora il turismo, l’agricoltura, la cura del territorio. «La montagna va curata» spiega la parlamentare, «altrimenti i problemi scendono anche a valle». Non è la prima volta che la Rubinato visita la provincia di Belluno. Particolare il legame con il territorio di Lamon e con il suo sindaco Vania Malacarne, tanto che qualcuno ipotizza che, in caso di vittoria, la Rubinato possa coinvolgere il sindaco nella sua squadra. «Faccio un passo alla volta, come si fa in montagna» risponde la candidata, «certamente Vania sarebbe una risorsa per qualunque giunta regionale per rappresentare questo territorio». E forse proprio dalle vicissitudini di Lamon nascono alcuni dei punti programmatici che la Rubinato ha in serbo per il Bellunese. Un territorio «stretto tra due regioni a statuto autonomo» e per il quale c’è bisogno di «ridurre il gap con i territori confinanti e creare alleanze strategiche. Bisogna uscire dal localismo e dalla cultura dell’antagonismo. La montagna ha bisogno una cura e un presidio particolari e non possiamo spopolarla, serve una forma di sostegno alle attività per l’agricoltura, anche di nicchia e di qualità, e un turismo diffuso». Come tradurre all’atto pratico questa attenzione per i territori? «Il governo regionale deve stare nei territori e dimostrarlo non solo concretamente con provvedimenti specifici ma anche dal punto di vista pratico, facendo delle giunte itineranti per far vedere che non è il territorio a servizio della macchina regionale ma il contrario». Nel dibattito entra anche la questione dell’autonomia. «Da subito si può aprire un tavolo di trattativa con il governo nazionale» continua la Rubinato, «perché il Veneto si merita un riconoscimento più forte e importante della sua autonomia, può gestirla con responsabilità». Una battaglia aperta quella tra la Rubinato e Alessandra Moretti, candidata insieme ad Antonino Pipitone alle primarie del 30 novembre. «Quello che mi differenzia è il metodo» continua la Rubinato, «diamo la parola ai cittadini con le primarie e lo faremo in futuro, quando verranno prese decisioni politiche a livello regionale».

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pubblicata il 23 novembre 2014

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