Pagina 22, Cronaca
I messaggi di solidarietà e vicinanza a Giovanni Gallo, il primario del dipartimento di Prevenzione dell'Usl 9 sollevato dall’incarico dal direttore generale Giorgio Roberti dopo le divergenze manifestate con Zaia sul tema della diffusione dell’Ebola, continuano ad arrivare. Ma c'è chi fa non si ferma qui: l'onorevole Simonetta Rubinato (Pd), dopo avergli espresso solidarietà, invita i cittadini a ribellarsi a questo modo di fare politica «visto che è in gioco un bene importante come la salute». Molto critica la posizione assunta da Rubinato rispetto alla decisione del direttore generale dell'azienda sanitaria trevigiana, Giorgio Roberti, di non riconfermare il capo dipartimento della Madonnina. «Siamo di fronte a un atto di regime: la mancata riconferma del dottor Giovanni Gallo alla direzione del dipartimento di Prevenzione dell'Usl 9, ha l'amaro sapore di una punizione», spiega la parlamentare riferendosi alla posizione del governatore Luca Zaia, «il dipartimento, sotto la guida di gallo, è diventato un punto di riferimento a livello regionale. A dimostrazione che le competenze tecniche, che dovrebbero stare alla base del rapporto fiduciario tra dirigente e organo politico, ci sono. Allora quali sono le vere ragioni della mancata riconferma? Forse viene da pensare che l'unica colpa di Gallo sia quella di aver contraddetto, durante una conferenza stampa sull'Ebola, il governatore Luca Zaia. Il che sarebbe grave perché si tratterebbe di un tentativo di intimidazione contro chi, nella sanità veneta, osa contraddire il potere costituito». Sul caso Gallo desidera fare chiarezza anche la Conferenza dei sindaci. I primi cittadini dei 37 comuni dell'Usl 9 si riuniranno a breve, come ha confermato il presidente Paolo Speranzon. «I sindaci che rappresentano almeno tutto il distretto Sud e quindi 200 mila abitanti chiedono il confronto con il direttore generale», aggiunge la vicepresidente della Conferenza, Antonella Cenedese. (v.c.)