Asili paritari a secco: «Avanti alla cieca» - Il Gazzettino

08 novembre 2014

Pagina IV, Cronaca

TREVISO - Gli asili parrocchiali vanno avanti alla cieca. Nonostante l'attività sia ripresa da due mesi, le scuole non hanno ancora notizie del contributo comunale indispensabile per la loro sopravvivenza. «È da un anno e mezzo che chiedo alla giunta Manildo di siglare la nuova convenzione: dal 19 agosto 2013 -attacca don Carlo Velludo, coordinatore delle materne parrocchiali della città- mi hanno sempre detto di sì. Ma siamo stanchi delle chiacchiere. Se intendono cancellare il contributo, basta dirlo». In ballo ci sono circa 878mila euro all'anno per tre anni. A tanto, almeno, ammontava il trasferimento previsto dall'accordo scaduto lo scorso giugno. Senza tale fondo i 19 asili parrocchiali di Treviso, frequentati da oltre 1.400 bambini, sarebbero di fatto costretti a chiudere. «A settembre abbiamo ripreso le attività senza sapere se il Comune ci darà ancora quei soldi -spiega il parroco- abbiamo calcolato le rette e gli stipendi dando per scontata la conferma dell'ultima convenzione. Ma a questo punto non sappiamo come andrà. E a dicembre avremo le iscrizioni al prossimo anno. Meritiamo una risposta». Una prima risposta, intanto, è arrivata non da Ca’ Sugana ma da palazzo Chigi. «Avevo scritto a Renzi che non si può parlare di "buona scuola" e poi tagliare ancora i fondi alle paritarie -rivela don Velludo- spero che il presidente se ne renda conto». Di certo non è rimasto indifferente. «Conosco per esperienza e formazione da padre e da sindaco il valore di ciò che scrive don Carlo -è stata la risposta che il premier ha consegnato all'onorevole Simonetta Rubinato - aiutami a capire meglio la situazione e coinvolgi subito Delrio». Poi è arrivata anche la rassicurazione della giunta Manildo: «La convenzione è quasi pronta: gli asili avranno il loro fondo -fanno sapere dal Comune- non è immediato definire un impegno di spesa per vari anni, ma non ci saranno brutte sorprese». La battaglia, però, non finisce qui. Questa mattina la Fism si riunirà in assemblea nella palestra della chiesa Votiva. Obiettivo: concordare le forme di protesta contro i tagli previsti a Roma. In cima alla lista c'è la chiusura delle materne per due giorni. Uno sciopero che sarebbe più unico che raro.

Mauro Favaro 

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pubblicata il 08 novembre 2014

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