Primarie Pd, sarà una corsa a quattro - La Nuova Venezia

13 gennaio 2015

Pagina 21, Cronaca

di Alberto Vitucci wVENEZIA Quattro candidati per le primarie Pd. A cui potrebbe aggiungersi, se condividerà il programma dela coalizione di centrosinistra, l’esponente della sinistra Sebastiano Bonzio. Tempo di decisioni anche per il maggior partito cittadino. Che ha in programma per la settimana prossima la riunione decisiva sulla scelta dei candidati che correranno alle primarie. In campo finora ci sono ufficialmente Felice Casson, senatore ed ex magistrato, Jacopo Molina, avvocato, ex consigliere comunale, Sandro Simionato, ex assessore e vicesindaco. Si dovranno scegliere prima regole e data, numero di firme necessarie. Il nodo non è certamente tecnico, ma squisitamente politico. E la scelta non è ancora mataura. Da Roma intanto sembra arrivato, attraverso il sottosegreterio alla presidenza Luca Lotti, un endorsement per appoggiare Nicola Pellicani, giornalista della Nuova e figlio dell’ex vicesindaco Gianni Pellicani, segretario della Fondazione a lui intitolata. Fondazione presieduta da Massimo Cacciari, che ha lanciato - anche se mai ufficialmente - il nome di Pellicani. Giovane e mestrino, di nessuna esperienza politica ma proprio per questo appetibile dal nuovo corso del Pd. Contatti fra Cacciari e il viocesegreterio Lorenzo Guerini e poi con il sottosegretario Lotti. E adesso il Pd dovrà decidere. In campo ci sono già tre suoi esponenti di spicco. Il senatore ed ex magistrato Felice Casson, che ha annunciato la sua disponibilità il 22 dicembre, pronto a correre per un’alleanza che potrebbe comprendere oltre ai partiti tradizionali anche liste civiche e movimenti di cittadini. Casson ha le idee chiare, e non nasconde di voler «voltare pagina». Con un appello forte al “nuovo” e alla legalità in una città travolta dallo scandalo Mose e dal degrado, alla ricerca di un «rilancio economico compatibile». Molina, tra i più votati alle elezioni del 2010, è un renziano della prima ora. Punta sulla giovane età (37 anni) e sui movimenti giovanili, che ne hanno apprezzato il rigore e le battaglie anche contro il suo partito e molti provvedimenti della giunta Orsoni. Sandro Simionato, professore di scuola superiore, non è certo un nome nuovo della politica. Ma vanta un’esperienza di amministratore. E ci tiene, a ribadirlo, «qualche risultato ottenuto e nessun coinvolgimento in vicende giudiziarie». I legami con la base del partito, a Venezia ancora “bersaniano” di maggioranza, non si sono allentati. Ma nel frattempo è spuntato il quarto nome. L’interessato non commenta, ma in questi giorni sta prendendo contatti con esponenti delle forze politiche. Sponsorizzato da Cacciari, per cui potrebbe rappresentare la “faccia nuova” in grado di riunificare il partito. Una partita ancora in bilico. Perché l’obiettivo di trovare un candidato “unitario” della maggioranza Pd da contrapporre a Casson e all’indipendente Molina è già naufragato con il sottosegretario alll’Economia Pierpaolo Baretta che sembra aver rinunciato al progetto. Per Pellicani si deciderà antro qualche giorno. Ma la base del partito è divisa. «le primarie comunque si dovranno fare», dicono i candidati in pista, «sono un momento di proposta, non di scontro». Intanto anche la provincia chiede spazio. «I circoli della nostra provincia devono essere coinvolti nel dibattito sulla scelta del sindaco alle primarie», hanno scritto ieri Simonetta Rubinato e Silvia Conte, sindaci di Comuni della provincia, «perché il futuro primo cittadino sarà anche sindaco metropolitano». 

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pubblicata il 13 gennaio 2015

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