Oddio, la piddina diventa leghista - Italia Oggi

20 gennaio 2015

Pagina 7, Primopiano

Luca Zaia, governatore leghista del Veneto, fa ricorsi costituzionali contro le trivelle metanifere in Adriatico approvate dal governo? Alessandra Moretti, detta «Ale», sua avversaria piddina per le prossime regionali a maggio, gli risponde aprendo sullo statuto speciale del Veneto, sua riserva di caccia elettorale. A quattro mesi dalle urne che designeranno il nuovo inquilino di Palazzo Balbi, sede della presidenza veneta a Venezia, la sensazione è che quassù ne vedremo ancora delle belle, con colpi bassi e invasioni di campo reciproche. Quella sull'autonomia da parte di Moretti, per ora solo un'apertura, poco più di un pour parler, anche se abbastanza clamorosa, appartiene appunto alle incursioni nei temi cari all'avversario. Moretti, partita lancia in resta in campagna elettorale dimettendosi da Strasburgo «al buio», come ha rivendicato già, ha affidato la puntata sull'autonomia, cara a Zaia e ai leghisti, a un post di Facebook: «Parlare di Regione a statuto speciale non è un tabù», ha scritto l'ex-vicesindaca vicentina, «ma dobbiamo essere chiari su che cosa intendiamo: penso che in Italia non debbano più esserci Regioni a statuto speciale come le intendiamo oggi. Il Veneto chiede solo di avere più competenze e trattenere i tributi come fanno il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige». Certo, non una clamorosa conversione al federalismo inapplicato dei padani, né al surrogato autonomista a cui si stanno votando, qui e in Lombardia, con la promessa di referendum, ma certo per una piddina non è cosa da poco. L'uscita della Moretti, anzi, crea forse qualche imbarazzo al segretario regionale del partito, il renzianissimo Roger De Menech, che aveva appena finito di rampognare una deputata del suo partito, la trevigiana Simonetta Rubinato, tra l'altro sconfitta dalla Moretti nelle recenti primarie. Rubinato, infatti, ha risposto positivamente all'appello del governatore a sostenere il suo progetto di autonomia, unica non leghista se si eccettua la padovana Ilaria Capua, di Scelta civica. Ma Rubinato ha fatto di più: ha presentato anche un emendamento autonomista al progetto di riforma del Titolo V, laddove si tratta l'articolo 116 della Costituzione. Prima ancora di De Menech, che ha protestato sul Corriere Veneto, «che non si va a braccetto con Zaia su questi temi», era stato un altro veneto, il sottosegretario alle Autonomie locali, il bellunese Gianclaudio Bressa, piddino pure lui, a dire che l'articolo 116 non si emenda in questo modo. De Menech ha comunque ribadito la sua censura della parlamentare e di «queste iniziative isolate rispetto al partito nazionale e regionale» e ha parlato «appiattimento» sull'agenda elettorale del governatore, ricordando polemicamente che «Zaia ha avuto più di un'opportunità di dare più autonomia al Veneto in questi quindici anni, ma non ha fatto un s0lo passo in avanti». Sull'apertura della sua candidata, Moretti appunto, però nessun commento. Forse perché sa bene trattarsi solo di un ballon d'essai elettorale.

Francesco Stammati  

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pubblicata il 20 gennaio 2015

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