Profughi, servono soluzioni concertate, altrimenti è il caos

19 febbraio 2015

“Siamo di fronte ad una nuova emergenza umanitaria e come tale va trattata. Prima dall’Europa, poi da Governo nazionale e Regioni, infine dalle istituzioni locali. Ciascuno deve fare la propria parte. Lasciamo però questo tema fuori dalla campagna elettorale, perché i cittadini chiedono soluzioni, non allarmismi e polemiche”. Simonetta Rubinato, che sull’accoglienza ai profughi sta predisponendo un’interrogazione indirizzata al ministro dell’Interno Alfano, si riferisce alla Regione e al governatore Luca Zaia (“da parlamentare orgogliosa di rappresentare i veneti – dice – mi umilia leggere che cosa si dice di noi a causa delle parole poco responsabili di chi dovrebbe invece collaborare nella gestione di una emergenza come quella che si sta prefigurando e che, volenti o nolenti, ci chiama in causa”). 

Per la deputata del Pd è già una prima risposta positiva quella arrivata oggi dalla Commissione europea che ha annunciato uno stanziamento di 13,7 milioni in più all’Italia per far fronte alla pressione migratoria e il prolungamento dell’operazione Frontex Triton a tutto il 2015. “Ora tocca anche al Governo mettere prefetti e sindaci nelle condizioni, anche economiche, di gestire l’emergenza. Non può chiedere leale collaborazione senza consentire di disporre delle risorse necessario. Oltre a risorse straordinarie – osserva – serve anche leale collaborazione e cooperazione tra tutti i livelli di governo per gestire l’emergenza. Per questo il ministro Alfano deve invocare maggiore responsabilità da parte della Regione Veneto, perché se non c’è coordinamento ai più alti livelli c’è il caos. E io credo che le soluzioni migliori siano quelle concertate non che quelle calate dall’alto. O preferiamo che i prefetti requisiscano caserme ed altri edifici d’autorità?”.

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pubblicata il 19 febbraio 2015

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