Presidi agli uffici per salvare le Poste - La Tribuna di Treviso

24 febbraio 2015

Pagina 32, Cronaca

di Diego Bortolotto wCONEGLIANO Un fronte unico, politica e sindacati uniti per domandare la sospensione del «taglio indiscriminato» degli uffici postali. Un tavolo di confronto viene chiesto a Poste Italiane, per discutere del caso, mentre i parlamentari trevigiani si faranno portavoce delle istanze dei sindaci e dei cittadini al Governo e al Ministro dello sviluppo, Federica Guidi. Intanto il sindacato Spi-Cgil è pronto a presidi per sensibilizzare la popolazione. La chiusura degli sportelli va a danno soprattutto degli anziani. Corre su due binari la battaglia per mantenere il servizio nel territorio. Il fronte politico è trasversalmente rappresentato, mai come in questo caso unito, da Partito Democratico a Lega Nord al Centro Destra. E così ieri in città sono arrivati tra gli altri le onorevoli PD Simonetta Rubinato e Floriana Casellato e la senatrice Laura Puppato, la senatrice leghista Patrizia Bisinella Lega, il senatore di Ncd, Franco Conte. I parlamentari della Marca hanno incontrato i sindaci, che hanno siglato un documento unico contro le Poste. Il Comune più colpito è Vedelago. «E' inaccettabile», commenta il sindaco Cristina Andretta «il Comune di Vedelago è molto vasto, non è pensabile tagliare ben due uffici postali. La provincia di Treviso non può vedersi accollato il 50% delle chiusure sul territorio». Su 30 dismissioni in Veneto, 15 ricadono sulla Marca. Secondo quanto comunicato da Poste Italiane, la data fissata per chiudere le serrande di sedi periferiche è il 13 aprile. «Un tavolo composto da un rappresentante dell’associazione Comuni della Marca Trevigiana, un referente per la Regione Veneto e un referente parlamentare, perché si possa analizzare velocemente la situazione trevigiana», è stata la proposta dell'onorevole Casellato. «La furia dei sindaci è giustificata, va chiesto un incontro ai vertici di Poste Italiane», ha detto il senatore Conte. «La mobilitazione dei sindaci del Bellunese prima e le proteste dei sindaci dei 14 Comuni del Trevigiano poi» afferma il senatore Antonio De Poli, «impongono di trovare soluzioni alternative, che tengano conto delle esigenze rappresentate dai sindaci». Ieri sera nel frattempo il consiglio comunale di Conegliano ha approvato un documento per sollecitare la sospensione del provvedimento di chiusura degli uffici postali.

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pubblicata il 24 febbraio 2015

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