Via i profughi: la Dogana si svuota - Il Gazzettino

08 luglio 2015

Pagina V, Cronaca

Paolo Calia

Alla fine l'ha spuntata Ca’ Sugana, in particolare il vicesindaco Roberto Grigoletto. Ieri mattina, nel rispetto degli accordi messi nero su bianco, la Prefettura ha portato via dal grande capannone della Dogana la sessantina di profughi ospitati da sabato scorso. Sono stati portati a Conegliano e sistemati nelle cooperative che da mesi si sobbarcano il peso dell'accoglienza. Una decina è andata a Paderno di Ponzano, accolta da don Aldo Danieli. Ma i problemi rimangono tutti e si ripresenteranno a breve. Ieri la Prefettura ha confermato che a partire da oggi sono attesi altri venti richiedenti asilo, dieci in arrivo dai centri di prima accoglienza di Agrigento e dieci da quelli di Ragusa. Dove verranno sistemati? Non si sa. Il prefetto assicura di avere in mano la soluzione giusta: una struttura privata, fuori Treviso, che sta per essere acquisita. Più una serie di appartamenti sfitti che qualche proprietario è pronto a mettere a disposizione. Ma, in buona sostanza, si naviga a vista. A Roma intanto la deputata Pd Simonetta Rubinato annuncia una nuova interrogazione al ministro dell'Interno e propone la sua ricetta: «Nella distribuzione nei territori regionali sarebbe meglio individuare e predisporre degli hub provinciali per la prima accoglienza, ad esempio in caserme ancora parzialmente utilizzate o in strutture ospedaliere appena dismesse». Intanto Grigoletto, che venerdì ha proposto la Dogana per risolvere la situazione di degrado con i profughi lasciati in stazione, incassa il successo della sua linea: «Crediamo che aver stabilito negli accordi con la Prefettura un termine temporale, abbia accelerato il reperimento di locali adatti. Nello stesso tempo, pur con tutti i limiti di una soluzione assolutamente provvisoria, abbiamo evitato che si continuassero a scrivere vergognose pagine come quelle della settimana scorsa». Dal Pd però c'è chi invita a non accantonare definitivamente l'idea di utilizzare il capannone della Dogana nei casi d'emergenza. Il capogruppo Giovanni Tonella approva la scelta della Prefettura di trovare un luogo più adatto, ma suggerisce anche di non scartare nessuna opportunità: «Piuttosto dell'assenza della programmazione è meglio che in tempi rapidi si individui un luogo appropriato. Nel frattempo, seguendo un protocollo di rapido transito, crediamo che la soluzione della Dogana sia preferibile rispetto all'utilizzo di luoghi pubblici tipo giardini o stazioni ferroviarie. E quindi sia un sito riutilizzabile in caso di emergenza. Insomma un nodo logistico da utilizzare per rapidi transiti e per prima accoglienza».

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pubblicata il 08 luglio 2015

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