Sicurezza: il Viminale rassicura, ma va tenuta alta la guardia

03 gennaio 2016

Anche il Viminale smentisce che nel territorio trevigiano sia in atto un’emergenza criminalità. Lo ha fatto rispondendo il 9 dicembre scorso ad un’interrogazione da me presentata lo scorso 6 ottobre: il sottosegretario agli Interni, Domenico Manzione, intervenuto in Commissione Prima alla Camera, ha precisato che “i dati statistici concernenti i furti nelle abitazioni e le rapine ai danni degli esercizi commerciali evidenziano una contrazione rispetto al 2014", ritenendo che l’allarme percepito dall’opinione pubblica abbia risentito di una certa "enfatizzazione mediatica non avvalorata dai dati ufficiali".

A proposito degli organici delle forze di polizia, il ministero ha ricordato che la dotazione complessiva in provincia di Treviso ammonta, tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, a 1.493 unità rispetto ad una previsione organica di 1.669 unità, con un deficit medio del 10.55 per cento, in linea con la media nazionale. Inoltre, in occasione dei servizi straordinari di controllo del territorio, le forze di polizia presenti sono integrate con l’impiego di aliquote dei Reparti regionali prevenzione crimine della Polizia di Stato e delle Compagnie di intervento operativo dell’arma dei Carabinieri. Il sottosegretario Manzione ha evidenziato, inoltre, come nei primi dieci mesi del 2015, il Dipartimento della pubblica sicurezza ha disposto tale rinforzo per 101 giorni con l’impiego di 355 equipaggi e un totale di 1.065 operatori dei reparti prevenzione crimine.

In merito, infine, alla richiesta da me avanzata di un rinforzo degli organici, data la prioritaria azione che il Ministero sta riservando in sede di assegnazione del nuovo personale assunto alle esigenze straordinarie collegate al Giubileo, il sottosegretario Manzione ha manifestato la possibilità di nuove assegnazioni a Treviso in occasione di future immissioni di personale.

Nella mia replica ho convenuto con le considerazioni del sottosegretario in ordine ad una certa amplificazione sui media rispetto alla pericolosità di certi fatti, rilevando però che i dati riferiti al 2014 (recentemente pubblicati sulla stampa nazionale: link al Sole 24 ore) hanno segnato, rispetto al 2013, nel nostro territorio un trend in aumento degli episodi di borseggi, rapine e furti in abitazione. In attesa dei dati definitivi relativi al 2015, che spero restino conformi a quanto dichiarato dal Ministero, va tenuta alta la guardia, continuando i maggiori controlli sul territorio realizzati anche grazie agli interventi per il rafforzamento delle unità del personale di polizia e ad una serie di iniziative per la sicurezza integrata voluti dal prefetto Laura Lega. Inoltre, se in questo momento è comprensibile l’attenzione prioritaria posta alle esigenze straordinarie dei Comandi nei luoghi di culto coinvolti nel Giubileo, confido che le misure assunte dal Governo Renzi nel rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine possano poi interessare l’intero territorio nazionale.

Quanto alla questione di politica giudiziaria posta nell'interrogazione, che trae spunto dalle misure assunte nei confronti di due giovani romeni autori di furti a Treviso, sorpresi in flagranza di furto ai danni di una gelateria sita a Lanzago di Silea e fortemente sospettati di essere gli autori di vari altri furti avvenuti a Treviso in danno di esercizi commerciali, ho rilevato l'esigenza di svolgere una riflessione generale da parte dei Ministeri competenti, al fine di garantire principi di effettività della pena in casi di questo genere.

Con l'occasione vi segnalo sul tema sicurezza il dossier da ultimo predisposto dal Gruppo PD della Camera dei Deputati dal titolo "La sicurezza priorità del Governo e del PD" (clicca qui per leggerlo).

 

CLICCA QUI PER SCARICA IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE, DELLA RISPOSTA DEL GOVERNO E DELLA MIA REPLICA

LEGGI GLI ARTICOLI SUL TEMA PUBBLICATI DAI QUOTIDIANI 'IL SOLE 24 ORE' E 'LA TRIBUNA DI TREVISO'


pubblicata il 03 gennaio 2016

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