Scuola, governo faccia chiarezza su detraibilità servizio mensa

02 aprile 2016

La effettiva detraibilità delle spese sostenute dalle famiglie per il servizio di mensa scolastica è oggetto di una mia interrogazione (clicca qui per leggerne il testo), depositata il 1° aprile scorso e presentata ai ministri Stefania Giannini e Pier Carlo Padoan per fugare i dubbi interpretativi segnalati da parte di alcuni Caf ed Amministrazioni comunali. La segnalazione in merito mi è pervenuta da un genitore e dall’amministrazione comunale di Roncade.

La legge n. 107 del 2015 (la c.d. Buona scuola) ha modificato infatti il Testo unico delle imposte sui redditi, introducendo a partire dall’anno d’imposta 2015 una nuova detrazione Irpef, pari al 19% delle spese sostenute dai genitori per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola di secondo grado fino a un importo annuo massimo di 400 euro per studente. Il dubbio se tra queste spese sia sempre compresa anche quella per la mensa è sorto a causa della circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 3/E/2016, che sul punto, dopo aver interpellato il Ministero dell’Istruzione, ne ha riportato il relativo chiarimento che fa riferimento alle spese per la frequenza scolastica “deliberate dagli istituti scolastici”. La mensa però è un servizio in genere non gestito dalla scuola, ma dai Comuni o dai soggetti ai quali il Comune ha affidato il servizio, ai quali gli utenti versano il pagamento del relativo contributo. Da qui il dubbio interpretativo.

Se questa nuova detrazione è un diritto riconosciuto dalla legge alle famiglie, come è mia convinzione, è urgente quindi che il Miur e il Mef ribadiscano in modo inequivocabile che tra gli ambiti applicativi della norma rientrano sicuramente le spese del servizio mensa, anche se non deliberate dagli istituti scolastici quando il relativo servizio è organizzato, sulla base del Pof, dalle Amministrazioni comunali o dai soggetti a cui il Comune lo abbia affidato. Diversamente si priverebbe la maggior parte delle famiglie del diritto di usufruire di una agevolazione fiscale stabilita dalle legge, sulla base di un equivoco contenuto in una circolare che nel nostro ordinamento non rientra tra le fonti del diritto.

Guarda la mia intervista sul tema a Rete Veneta dell’8 aprile cliccando qui: https://youtu.be/yq0G9JGUoZ8


pubblicata il 02 aprile 2016

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