IL CASO Farmacie bloccate, è battaglia politica - Il Gazzettino

30 settembre 2016

Pagina 17, Nordest

VENEZIA - Non sono bastate le promesse dell'assessore alla sanità Luca Coletto sulla volontà di chiudere presto la partita per l'assegnazione delle oltre 200 nuove farmacie "bloccate" in Veneto. Alle proteste dei vincitori del bando ieri ha fatto eco la politica. A partire dall'on. Simonetta Rubinato (Pd): «Se la questione non verrà risolta al più presto sono pronta a chiedere nuovamente l'intervento del Ministro della Salute perché eserciti i poteri sostitutivi nominando un commissario che provvede a sostituire l'amministrazione inadempiente. È grave che dopo quattro anni da quando è stato bandito il concorso, gli aggiudicatari, spesso giovani molti dei quali preoccupati di non poter sottoscrivere accordi con i pochi e a volte unici locatari di edifici a uso commerciale, rischino di veder vanificata questa opportunità di lavoro». «La scusa di Coletto è sempre quella dei ricorsi pervenuti - aggiunge Jacopo Berti, consigliere M5S e vicepresidente della commissione consiliare sanità Berti -. Ma nessuna Regione, in situazioni più complesse, si è fermata. Non ci sono motivi per non andare avanti ed assegnare comunque le farmacie. La verità è che non ci sono sospensive o altri motivi giuridici per non andare avanti. Ciò che manca è la volontà politica. Si vuole fare un favore alle grandi catene, mentre noi siamo coi professionisti. Parliamo di 700 posti di lavoro almeno». Raffaele Rosa

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pubblicata il 30 settembre 2016

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