Rubinato: alle primarie dem si voti anche sull'autonomia - La tribuna di Treviso

11 febbraio 2017

Pagina 12, Regione

VENEZIA Ci pensa Simonetta Rubinato ad agitare le acque delle primarie del Pd che opporranno Alessandro Bisato (renziano) e Giovanni Tonella (sinistra) nella corsa alla segreteria regionale. La deputata dem ha inviato una lettera ai candidati sollecitando la loro disponibilità a «fare esprimere coloro che parteciperanno alle primarie anche in materia di referendum sull’autonomia del Veneto». In concreto, la trevigiana propone che, il 19 marzo, la scheda destinata a militanti ed elettori democratici includa, oltre ai nomi degli sfidanti, l’interrogativo «Ritieni che su un tema fondamentale come quello dell’autonomia della tua regione la consultazione diretta dei cittadini veneti, ammessa per la prima volta dalla Corte Costituzionale, sia un passaggio giusto e decisivo, anche per rafforzare il successivo negoziato tra Regione e Governo nazionale?», con riferimento diretto al referendum consultivo sull’autonomia, promosso dal governatore Luca Zaia e annunciato entro il 2017. Una sortita provocatoria, che getta benzina sul fuoco di una questione “sensibile” e controverso per il partito, stretto com’è tra l’incudine del rifiuto alla «propaganda leghista» e il martello dell’impopolarità centralista: ««Purtroppo», chiosa Rubinato «di fronte a questo storico passaggio la dirigenza del Pd Veneto appare tenere una posizione conservatrice, di contrarietà al referendum, perché “inutile e dispendioso” che nell’opinione pubblica la relega in un ruolo di secondo piano rispetto a tutte le altre forze politiche regionali». Tra silenzi irritati e battute a mezza voce («Se cerca un pretesto per lasciare il partito, sappia che non le faremo il favore di cacciarla...»), un sì convinto arriva da Gessica Rostellato: «Trovo la proposta molto azzeccata e intelligente», fa sapere la deputata della Bassa Padovana «mi sembra utile sia come momento di partecipazione e democrazia per i nostri iscritti e simpatizzanti, sempre più desiderosi di essere coinvolti, che per definire una posizione unitaria sul tema dell’autonomia. Ritengo fondamentale costruire il programma attenendoci alla volontà dei nostri iscritti e mi auguro che i due candidati alla segreteria regionale accettino la sfida». Diverso e discretamente scettico l’atteggiamento del capogruppo al Consiglio del Veneto Stefano Fracasso, reduce dal lungo confronto sul tema autonomista che ieri ha riunito consiglieri regionali, parlamentari locali, rappresentanti del Governo e i due candidati in lizza per la segreteria. «Non mi pare che il quesito referendario sia significativo nell’ambito delle primarie convocate per scegliere chi guiderà il partito veneto», commenta il vicentino «peraltro, noi siamo interessati a dare un contenuto a quello che oggi è soltanto un titolo, ovvero il quesito sulla maggiore autonomia. Per questo nelle prossime settimane avanzeremo le nostre proposte per un'autonomia concreta e perché si possa discutere già il giorno prima quello che succederà il giorno dopo il referendum». Filippo Tosatto

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pubblicata il 11 febbraio 2017

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