Autonomia: Zaia ascolti Bossi, federalismo fa rima con europeismo

23 marzo 2017

“Ho apprezzato la scelta di Umberto Bossi di rimanere in Aula ieri durante l’intervento del presidente Mattarella, in disaccordo con il diktat di Salvini al gruppo della Lega, che non ha partecipato alla seduta comune del Parlamento sul 60º della firma dei Trattati di Roma. La sua decisione è figlia di una coerenza politica che ben pochi dei suoi colleghi di partito, anche veneti, dimostrano di avere. Chi ha ricevuto un preciso mandato dai cittadini è nelle istituzioni che deve stare, lì deve discutere e avanzare le sue proposte per cambiare le cose che non funzionano”. Ad affermarlo è Simonetta Rubinato, parlamentare del Pd che prendendo spunto proprio dal comportamento di Bossi mette in guardia il governatore del Veneto Luca Zaia che, al contrario dello storico leader, ieri alle agenzie di stampa ha dichiarato che al suo posto avrebbe lasciato l’aula.

“Zaia dovrebbe tenere a mente la lezione di Bossi, piuttosto che inseguire Salvini – osserva la parlamentare democratica – perché lo stesso percorso da lui finalmente intrapreso per il riconoscimento dell’autonomia del Veneto ha un respiro strategico solo se inserito nella visione di un regionalismo come passaggio obbligato verso un’Unione Europea più integrata, nella quale la cittadinanza dei territori si riconoscerebbe più facilmente, non certo nella posizione lepenista e nazionalista salviniana, che tra l'altro ben poco c'entra con il sentiment dei veneti. Federalismo fa rima con europeismo, non con nazionalismo: una vera autonomia di alcune regioni europee, incluso il Veneto, ha la possibilità di attuarsi nel contesto di una riforma delle istituzioni e dell’economia europee, non certo inseguendo il provincialismo anti europeo e anti Euro”.

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pubblicata il 23 marzo 2017

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