Carta delle Autonomie Locali

19 giugno 2010

E’ iniziata questa settimana in Aula l’esame del disegno di legge (C3118 -A e abb.) concernente “Individuazione delle funzioni fondamentali di Province e Comuni, semplificazione dell’ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali, razionalizzazione delle Province e degli Uffici Territoriali del Governo. Riordino di enti ed organismi decentrati”. L’on. Simonetta Rubinato, che ha presentato alcuni emendamenti agli articoli 29 (Disposizioni in materia di controlli negli enti locali) e 30 (Revisione economica-finanziaria), è intervenuta durante la seduta per il parere della Commissione Bilancio del 10 giugno, per far notare come alcuni gravosi adempimenti previsti in materia di controlli comportano ulteriori oneri a carico degli Enti locali.

L’Aula ha votato i primi 11 articoli. La discussione continuerà la prossima settimana. La Carta per le autonomie, insieme al federalismo fiscale, doveva dare certezza agli enti locali sulle loro funzioni e corrispondenti risorse per il loro esercizio. Ed invece, nel corso dell’esame alla Camera, il testo è stato via via svuotato dei suoi contenuti più innovativi: non c’è la semplificazione, né la lotta alla duplicazione delle funzioni, è saltato il taglio delle province. Per non parlare dell’accoglimento dell’emendamento 1.200 con il voto della maggioranza mercoledì scorso in Aula, su parere della commissione Bilancio, che, riprendendo quanto detto dalla Ragioneria dello Stato, interviene su norme ordinamentali e svuota le competenze fondamentali di Comuni e Province sino all’entrata in vigore del federalismo fiscale. Per effetto di questa norma, per almeno cinque anni, le funzioni relative alla cultura e ai beni culturali (ad esempio biblioteche e musei), al settore sportivo e ricreativo, al settore turistico e al settore dello sviluppo economico e dei servizi produttivi non sono considerate fondamentali, con la conseguente possibilità che i Comuni debbano provvedere a reperire autonomamente il relativo finanziamento senza oneri per lo Stato.

 

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pubblicata il 19 giugno 2010

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