Olimpiadi: primo conflitto per Brunetta

29 gennaio 2010

"Un colpo al cerchio e uno alla botte. Il vecchio detto popolare ben si addice alle dichiarazioni di Brunetta sulla candidatura per i Giochi Olimpici 2020. Nel maldestro tentativo di indossare la duplice veste di esponente del Governo e di candidato sindaco di Venezia, il ministro rischia di cimentarsi in un difficile esercizio di equilibrismo. E alla fine non si capisce bene da che parte sta". L'on. Simonetta Rubinato, che si è fatta promotrice assieme ad alcuni colleghi deputati del Veneto di un'interrogazione per chiedere al Governo di garantire l'imparzialità nella presentazione delle candidature, esprime preoccupazione per le parole di Brunetta.

"Come fa Brunetta a scommettere sull'imparzialità dell'esecutivo Berlusconi, di cui fa parte - si chiede la parlamentare trevigiana - quando nel comitato pro Roma figurano non soltanto importanti Aziende di Stato (Rai, Alitalia, Ferrovie dello Stato, Lottomatica), ma anche Mediaset e Medusa Film, quest'ultima rappresentata dall'amministratore delegato Giampaolo Letta, figlio di Gianni, braccio destro di Berlusconi? Mi pare una tesi davvero difficile da sostenere".

"Brunetta ha il merito di essere intervenuto nel dibattito - conclude l'on. Rubinato che attende di avere presto risposta alla sua interrogazione -. Giudico invece preoccupante il silenzio di altri autorevoli esponenti del Governo e della maggioranza, in particolare della Lega, a parte la voce di qualche singolo parlamentare. E ancor di più le parole del ministro Zaia che sembra mettere le mani avanti quando dice che sarà difficile strappare a Roma la candidatura. Non vorrei che essa faccia parte della contropartita decisa dai vertici di Pdl e Lega al momento della designazione dei candidati presidenti delle Regioni del Nord. Della serie: a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca".

 

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pubblicata il 29 gennaio 2010

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