Banche venete: caro Zaia interesse dei veneti è approvare il decreto

04 luglio 2017

Come parlamentare ho ricevuto convocazioni da parte della Regione per incontri finanche sulle aperture domenicali dei negozi. Perché il governatore Zaia, che oggi ci dà istruzioni a mezzo agenzie di stampa, non ci ha mai convocati attorno ad un tavolo per condividere la responsabilità politica sulla gestione della grave crisi di Veneto Banca e Popolare Vicenza? Chiunque sia in buona fede sa che giunti a questo punto, per evitare un ancor peggiore patatrac creditizio a Nordest, oltre che il rientro degli affidamenti alle imprese, la conversione in legge del decreto da parte del Parlamento è un passaggio obbligato se si vuole mettere al riparo il sistema economico veneto. Questo obiettivo dovrebbe stare a cuore anche a chi si è candidato per tutelare prima di tutto gli interessi dei veneti”. “Siamo ad un passaggio delicato per la stabilità economica e sociale della nostra regione e questo dovrebbe indurre tutti i rappresentanti istituzionali del Veneto ad assumersi la propria parte di responsabilità. Troppo facile pensare di goderne l’esito positivo, ma non i suoi costi anche in termini politici. Tanto più che appare difficile credere che chi ha governato il Veneto negli ultimi quindici anni non avesse alcun sentore del sistema scellerato di gestione del credito degli ex timonieri di due istituti bancari.


pubblicata il 04 luglio 2017

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