Distacco Sappada: il Parlamento non approvi un atto che può essere facilmente impugnato

09 novembre 2017

Dopo la nostra richiesta al capogruppo del Pd Rosato di un approfondimento in Commissione per accogliere l’appello del Presidente della Provincia di Belluno, la sospensiva presentata insieme al collega Menorello, ora arriva la lettera del Presidente del Consiglio regionale del Veneto con cui si segnala un vizio di forma. Tutto questo mentre oltre duecento sappadini chiedono di fermare l’iter. Si pensa davvero di poter dare il via libera in queste condizioni al ddl per il distacco di Sappada dal Veneto? Abbiamo appreso da Zaia della lettera indirizzata alla presidente della Camera Laura Boldrini dal presidente Ciambetti, che noi stessi nei giorni scorsi avevamo sollecitato ad intervenire in merito. Il fatto che egli segnali che il Consiglio regionale del Veneto non ha mai espresso sul punto il parere che l’articolo 132, comma 2, della Costituzione prescrive – osserva la parlamentare - può rappresentare un vizio nella procedura assai grave, unito ai dubbi sulla necessità di una legge costituzionale e non ordinaria per il passaggio di un comune da una regione ordinaria ad una regione speciale. Si tratta di elementi tali da invalidare il provvedimento, che potrebbe per questo essere impugnato. A questo punto, non c’è solo l’opportunità politica che spinge per un rinvio del voto in Aula, ma anche problemi formali che necessitano di un opportuno approfondimento.


pubblicata il 09 novembre 2017

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