Autonomia veneta, confronto serrato tra Zaia e Bressa - Il Gazzettino

16 febbraio 2018

Pagina 10, Nordest

VENEZIA Si parlano. E già questo è un segnale positivo, indice che la trattativa sull'autonomia del Veneto tra il governatore Luca Zaia e il sottosegretario Gianclaudio Bressa prosegue. L'ha detto lo stesso Bressa ieri sera: «Il negoziato con la Regione Veneto sta proseguendo in queste ore per gli ulteriori e necessari approfondimenti». E l'aveva detto Zaia poche ore prima a Roma, al termine della Conferenza delle Regioni: «La trattativa sull'autonomia procede. A mio avviso la collaborazione e lo scambio di bozze e controbozze è positivo, magari ho fatto la parte del cattivo nel negoziato ma vedo che è sparita la spesa storica, non si parla più di compartecipazione su un solo tributo ma su più tributi, si introduce il principio di fabbisogni standard. Passi avanti si sono avuti».

VICINI ALLA FIRMA

Ai cronisti a Roma il governatore del Veneto ha detto che auspica di arrivare alla firma dell'intesa: «Spero di sì. Non cerchiamo la rissa, non vogliamo essere distruttivi, penso che il susseguirsi di bozze ed emendamenti ha fatto nascere una bozza quadro che è già largamente sostenibile. Adesso ci sono ancora gli ultimi aggiustamenti, ma per quanto ci riguarda se le nostre istanze vengono accolte noi firmiamo».

IL MONITO

«Fa piacere che il governatore della Lombardia si preoccupi del nostro destino, ma i veneti sanno badare a se stessi». Così la deputata dem Simonetta Rubinato ha replicato al governatore della Lobardia, Roberto Maroni, che l'altro giorno aveva criticato Zaia in questi termini: «Zaia è partito da una base molto forte, da richieste molto elevate. In Veneto hanno fatto scelta autonoma chiedendo da subito autonomia su 23 materie e 9 decimi di gettito. Non credo sia la strada giusta o utile». Secondo la parlamentare del Pd, soprannominata la pasionaria dell'autonomia, Zaia potrà firmare solo quando avrà ottenuto il miglior risultato possibile. «Prima di firmare la bozza di pre-intesa - ha detto Rubinato - il presidente Zaia deve tener conto che alla trattativa con il Governo è arrivato grazie alla spinta trasversale di quasi 2,5 milioni di elettori ed è doveroso quindi negoziare il miglior risultato possibile, vincendo le resistenze centralistiche che si sono opposte fino ad oggi all'attuazione del federalismo. Perché una cosa è certa: non si fanno le nozze con i fichi secchi. Ovvero senza la disponibilità di adeguate risorse finanziarie non è possibile alcuna vera autonomia». Intanto Zaia ha convocato per oggi, alle 12.30, al Palazzo Grandi Stazioni a Venezia, la Consulta per l'Autonomia del Veneto, l'organismo che riunisce tutte le parti sociali.

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pubblicata il 16 febbraio 2018

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