Veneto Strade all'Anas? La soluzione della crisi finanziaria sta nell'autonomia

19 febbraio 2018

Simonetta Rubinato, leader di Autonomia Dem, interviene nel dibattito sulla possibilità di ri-nazionalizzare le strade provinciali attraverso la cessione da parte della Regione Veneto della maggioranza di Veneto Strade ad Anas. 

“Il nostro modello di autonomia – spiega - sono Trento e Bolzano che, scommettendo sulla capacità di poter gestire dal territorio in modo più efficiente ed adeguato la rete stradale che non da Roma, hanno ottenuto sin dagli anni ’70 la competenza primaria sulla rete stradale con il trasferimento dall’Anas sia della proprietà delle strade, sia delle risorse necessarie agli interventi di ammodernamento, manutenzione e messa in sicurezza. Se è così, la soluzione alla crisi di Veneto Strade e al taglio delle risorse subito dalle Province è una sola e sta scritta all’art. 27 della proposta di legge sull’autonomia approvata in novembre dal Consiglio regionale del Veneto: chiedere allo Stato che siano trasferite al demanio regionale le strade nazionali che insistono nel territorio veneto e alla Regione le funzioni di programmazione e di gestione attualmente dell’Anas, con le relative risorse. Il Consiglio Regionale del Veneto ha dato mandato al Presidente Zaia di perseguire, attraverso la gestione unitaria della rete stradale del Veneto, l’acquisizione di ulteriori 700 km di strade statali, con l’obiettivo di realizzare un miglioramento della viabilità per gli utenti insieme a risparmi finanziari, da destinare a nuovi investimenti”. Sull’entità dei risparmi, basterebbe citare quanto dichiarato dal presidente dell’Upi Achille Variati quando ricordava che le province non spendevano più di 6/7 mila a chilometro per la manutenzione ordinaria, contro i 22 mila euro a chilometro spesi da Anas.

“Credo sarebbe difficile spiegare ai Veneti, dopo il voto del 22 ottobre scorso, che il Governo regionale procede nella direzione opposta delle Regioni speciali confinanti, riportando competenze in seno all’ANAS, che tra l’altro è coinvolta in un complesso e delicato processo di fusione con Rfi. Una cosa è attuare delle sinergie con il know how acquisito da ANAS per implementare sistemi tecnologici avanzati, un’altra ri-centralizzare la gestione delle strade perché al nostro territorio non sono riconosciute risorse adeguate rispetto a quelle che produce. Sarebbe un fallimento per le aspettative autonomiste” conclude l’on. Rubinato.

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pubblicata il 19 febbraio 2018

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