Comuni, sbloccati i soldi avanzati «Qui è un miliardo» - Il Giornale di Vicenza

04 ottobre 2018

DOPO LE SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE. Circolare da Roma

PIERO ERLE

«Tutti attendono il Def del governo, ma la verità è che la manovra per la crescita l'ha già fatta la Corte costituzionale». L'aveva annunciato due giorni fa, l'ex deputata Simonetta Rubinato, oggi a capo dell'associazione "Veneto vivo". E adesso ha la prova definitiva che quello che diceva è vero: la Ragioneria dello Stato, eseguendo proprio sentenze della Corte costituzionale, ha dato il via libera a tutti i Comuni e alle Province: potranno utilizzare l'avanzo di amministrazione. Lo conferma anche la presidente dell'associazione dei Comuni Anci Veneto, Maria Rosa Pavanello, a sua volta protagonista (come la Rubinato e come il giurista Luca Antonini, che nel frattempo è stato eletto come noto proprio nella Corte costituzionale) della battaglia fatta begli anni dai Comuni per lo sblocco di queste risorse e portata avanti anche all'assemblea nazionale dell'Anci a Vicenza, un anno fa. «Le città metropolitane, le Province e i Comuni - stabilisce il ragioniere capo dello Stato, il veneto Daniele Franco - possono utilizzare il risultato di amministrazione per investimenti». «La circolare - spiega Pavanello - va nella direzione che Anci Veneto ha sempre auspicato: la possibilità di liberare le risorse degli avanzi di amministrazione, che si possono tradurre in più investimenti e soprattutto nella possibilità per i sindaci ed i Comuni di programmare interventi e misure in grado di incidere in modo positivo su territori e comunità».CAMBIANO I BILANCI. In sostanza molti Comuni si trovano con soldi in più da poter conteggiare per gli investimenti in opere. AnciVeneto sottolinea che la circolare stabilisce che «ai fini della determinazione del saldo di finanza pubblica per l'anno 2018, gli enti considerano tra le entrate finali anche l'avanzo di amministrazione per investimenti applicato al bilancio di previsione del medesimo esercizio. Anci Veneto è convinta che l'utilizzo di queste risorse possa avere ricadute importanti sul sistema economico locale». «Era da anni che si cercava di far capire a Roma che non si poteva mettere limiti e vincoli di bilancio per l'utilizzo dei soldi dei cittadini risparmiati dai Comuni. Già un anno fa all'assemblea nazionale Anci Veneto presentò uno studio», segnala Mauro Bellesia, responsabile del servizio finanziario del Comune di Vicenza e consulente Anci, che ha curato quel documento assieme ad esperti dell'Università di Venezia e di Unioncamere: «Indicava che il solo sblocco dell'avanzo di bilancio per i Comuni del Veneto poteva significare un aumento del Pil regionale tra lo 0,5% e lo 0,7%, con lo sblocco di investimenti che si calcolò potesse essere di circa un miliardo di euro». Dopo i verdetti della Corte costituzionale i Comuni erano in attesa, perché era evidente che lo sblocco avrebbe dovuto arrivare per forza nonostante altre normative uscite nel frattempo: a Roma hanno deciso di accelerare e ieri è stata diffusa la circolare. Tra l'altro «questo effetto volano, secondo i dati della ricerca - osserva Anci Veneto - potrebbe portare maggiori entrate per la Pubblica amministrazione per circa 358 milioni».USCITA DALLA PARALISI. Ci sono Comuni che avevano già anticipato la circolare (e Rubinato loda quello di casa sua, il trevigiano Roncade), e altri che non hanno avanzi di amministrazione di rilievo, «ma ci sono molti medi e piccoli Comuni veneti che adesso possono sbloccare cifre rilevanti», osserva Bellesia. «Queste risorse - spiega la presidente Pavanello - possono rappresentare uno strumento utile per i nostri Comuni in grado di sbloccare e liberare gli investimenti. Molti Comuni, pur essendo fra quelli meno indebitati e con meno personale di tutta Italia, si ritrovano a poter effettuare solo spesa corrente. Sembra quasi un paradosso, ma i paletti della finanza pubblica penalizzano gli enti virtuosi. Con gli avanzi di amministrazione possiamo creare un meccanismo in grado di mettere in moto gli investimenti. Il 24 ottobre all'assemblea nazionale dell'Anci faremo il punto della situazione sugli avanzi di amministrazione per continuare il percorso intrapreso su questa partita che sta portando risultati importanti e su cui l'Anci Veneto è in prima linea». © RIPRODUZIONE RISERVATA

 


pubblicata il 04 ottobre 2018

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