Gatorade: ora tocca ad Unindustria

30 agosto 2010

"Gli incontri avvenuti oggi in Prefettura su iniziativa del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi dimostrano che sulla vertenza Gatorade le istituzioni stanno facendo fronte comune per mettere la PepsiCo di fronte alle proprie responsabilità imprenditoriali. Mi auguro che nei prossimi dieci giorni l'azienda sia in grado di predisporre un piano alternativo all'annunciata chiusura dello stabilimento di Silea. Non possiamo accettare che a prevalere siano le logiche economiche che tengono conto delle convenienze della proprietà, tanto più che è in gioco il destino di uno stabilimento di eccellenza e che il piano dell'azienda presenta notevoli lacune. Dopo l'incontro di oggi l'azienda deve dimostrare la propria disponibilità ad avviare un confronto per salvaguardare il sito produttivo e soprattutto i posti di lavoro sulla base di un piano industriale per il quale sarà importante anche l'impegno di Unindustria Treviso". L'on. Simonetta Rubinato, che segue la vicenda anche nella veste di sindaco di Roncade, si è sentita con il Ministro al termine degli incontri in Prefettura.

"Sacconi chiedendo ai vertici della PepsiCo di garantire la continuità produttiva dell'impianto Gatorade di Silea - commenta la parlamentare - ha confermato quanto già evidenziato dai sindaci e dalle istituzioni locali. Ovvero che non è accettabile la chiusura di un impianto industriale che ha raggiunto in questi anni livelli di assoluta eccellenza, senza prima aver coinvolto le istituzioni del territorio, oltre che le organizzazioni sindacali. Dobbiamo opporci con tutte le forze a questo modo di fare e chiedere che le capacità professionali maturate nello stabilimento siano utilizzate per il rilancio dell'attività industriale. La PepsiCo presenti le sue proposte e le istituzioni non mancheranno di fare la propria parte".

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Le Amministrazioni Comunali di Silea, Roncade, Treviso, San Biagio di Callalta, Casale sul Sile, la Provincia di Treviso e la Regione Veneto, con riferimento alla decisione annunciata solo mercoledì 25 agosto scorso da Pepsico Beverages Italia srl di voler chiudere lo stabilimento di Silea, esprimono con il presente  ordine del giorno la loro posizione unitaria per la salvaguardia di un patrimonio produttivo ed occupazionale di eccellenza.

Le Istituzioni esprimono la ferma contrarietà al piano presentato dall'Amministratore delegato dell'Azienda di chiusura dello stabilimento di Silea entro il 31 dicembre 2010. L'illustrazione del piano, di cui peraltro non è ancora disponibile una versione ufficiale, presenta notevoli lacune, come i costi delle varie alternative di investimenti scartate e soprattutto i costi reali dello stabilimento di Silea, che non risulta essere in perdita. Tale circostanza rafforza l'inaccettabilità della decisione di chiusura di un impianto industriale che ha raggiunto in questi anni livelli di assoluta eccellenza, peraltro riconosciuti dagli stessi vertici della multinazionale, tanto più essendo mancato un preventivo coinvolgimento delle Istituzioni del territorio, oltre che delle organizzazioni sindacali.

Le Istituzioni locali condividono quindi la richiesta delle organizzazioni sindacali dei lavoratori di sospendere la decisione relativa alla chiusura e alla terziarizzazione dei volumi produttivi Gatorade e Lipton per consentire l'immediata apertura di un confronto con le parti sociali.

Tale confronto, che deve avere l'obiettivo principale di salvaguardare il patrimonio produttivo dello stabilimento di Silea e di mantenere gli attuali livelli occupazionali, dovrà essere avviato sulla base di un Piano che, da un lato, presenti le strategie industriali per il rilancio dell'attività di uno stabilimento che è già leader a livello europeo per la tecnologia e la qualità e, dall'altro, evidenzi gli eventuali interventi che le Istituzioni nazionali e territoriali possono mettere in atto per garantirne il successo. A tal fine si ritiene altresì determinante l'impegno che l'Associazione degli Industriali di Treviso può svolgere in questa direzione.

In ogni caso deve essere chiaro ai vertici aziendali che il nostro territorio non può pagare un prezzo così alto a logiche economiche che tengano conto solo delle convenienze della proprietà, visto che è in gioco il destino di uno stabilimento che fino a ieri era riconosciuto, dalla stessa proprietà, come un impianto modello. Non si tratta dunque di una battaglia sindacale di retroguardia, ma di sostenere l'evoluzione del nostro sistema produttivo territoriale e di salvaguardare la tenuta sociale e la qualità della vita del nostro territorio. Accettare la chiusura di un impianto industriale di eccellenza significherebbe rinunciare ad ogni prospettiva di sviluppo futuro. Le Istituzioni hanno pertanto il dovere di pretendere che siano in ogni caso salvaguardati i livelli occupazionali e le capacità professionali maturate nello stabilimento. Per questo motivo riteniamo importante la convocazione dei vertici della PepsiCo da parte del Ministro del Lavoro, nonché un continuo lavoro di coordinamento da parte della Provincia di Treviso. La partita è ancora aperta e la politica deve giocarsi in modo unitario fino all'ultima carta.

Regione, Provincia e Comuni sono uniti nel chiedere con determinazione all'azienda di assumersi le proprie responsabilità imprenditoriali per trovare una soluzione alternativa alla terziarizzazione della produzione e alla conseguente chiusura dello stabilimento, atteso che si possono costruire le condizioni perché sia reso ancora più competitivo, garantendo che anche le Istituzioni sono pronte a fare la loro parte.

 

Sottoscritto da

Leonardo Muraro, Presidente Provincia di Treviso

Silvano Piazza, Sindaco di Silea

Simonetta Rubinato, Sindaco di Roncade

Sandro Zampese, Consigliere comunale di Treviso

Bruna Battaglion, Sindaco di Casale sul Sile

Francesca Pinese, Sindaco di San Biagio di Callalta

 

 

 


pubblicata il 30 agosto 2010

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