Patto di stabilitŕ: il Governo intervenga

09 febbraio 2010

"L'appello della Cna provinciale di Treviso è l'ennesimo grido d'allarme e conferma come sia oramai inderogabile un intervento di revisione da parte del Governo degli assurdi vincoli del patto di stabilità che stanno strozzando i Comuni del Nord e mettendo in ginocchio anche l'economia locale". L'on. Simonetta Rubinato, che già dall'autunno 2008 aveva denunciato quanto sta oggi accadendo alla finanza locale, condivide l'appello lanciato dal segretario provinciale Giuliano Rosolen ai parlamentari veneti per sbloccare la situazione. "Presto il Parlamento sarà chiamato a votare un decreto legge che prevede interventi urgenti riguardanti gli enti locali e le Regioni. Ma il testo, presentato in commissione della Camera, non da alcuna risposta in tema di patto di stabilità. Si parla di taglio dei consiglieri comunali e provinciali e di ulteriori riduzioni dei trasferimenti ai Comuni e di come assegnare gli ulteriori 600 milioni a Roma. Confido sul fatto che uno dei due relatori, l'on. Bitonci, è un parlamentare veneto oltre che sindaco. Mi auguro che possa convincere i suoi colleghi di CentroDestra, e in particolare il Ministro del Tesoro, a rivedere gli assurdi vincoli che impediscono ai nostri Comuni di poter fare anche l'ordinaria manutenzione".

"Sono d'accordo con Rosolen che non si può attendere l'attuazione del federalismo fiscale - continua l'on. Rubinato - i cittadini, le nostre imprese, il territorio hanno bisogno che i Comuni tornino ad investire in opere pubbliche. Subito. Perché è inaccettabile che il Governo avvii opere faraoniche come il ponte sullo stretto di Messina, e la maggioranza dei sindaci del Nord non siano in grado nemmeno di provvedere alla messa in sicurezza di strade, marciapiedi, scuole. Dobbiamo far capire al Governo che non può più continuare a spremere i Comuni per allargare la possibilità di spesa dell'apparato statale".

L'on. Rubinato rilancia l'ipotesi della ‘disobbedienza civile' lanciata nel settembre 2008, confortata ora anche da quanto dichiarato dalla stessa Corte dei Conti. "Ricordo che recentemente nel corso di un'audizione in commissione Bilancio della Camera, la Corte dei Conti ha confermato che il patto di stabilità mortifica gli investimenti, non contribuisce al contenimento della spesa corrente e soprattutto finisce con il premiare i Comuni in dissesto finanziario sovvenzionati dallo Stato. E' il caso Palermo che ha ricevuto 230 milioni per l'emergenza rifiuti nel 2009 e che poi è stato inserito dal Ministero nell'elenco dei Comuni virtuosi".

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pubblicata il 09 febbraio 2010

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