Nei giorni scorsi la Consulta di finanza locale dell'Anci regionale aveva denunciato la grave situazione venutasi a creare nel Veneto per effetto del patto di stabilità, con un miliardo e 200 milioni di euro bloccati e altri 200 milioni di opere pubbliche da pagare, di cui solo 150 per le ditte edili. L'on. Rubinato, condividendo l'analisi, aveva però espresso il suo disaccordo per la cura proposta dichiarando: "non si può pensare di curare un malato grave con una semplice aspirina". A far arrabbiare la parlamentare era stata la proposta dell'Anci Veneto di invitare il Governo a mettere mano al patto di stabilità con il Dpef di giugno. "Una proposta assurda - spiega l'on. Rubinato - che rinvia di un anno qualsiasi possibile manovra. E intanto il Comune di Roncade deve fare i conti con 380 mila euro in meno di trasferimenti e 200 mila euro di mancato rimborso dell'Ici e le sanzioni che impediscono anche l'ordinaria manutenzione con gravi ricadute per la sicurezza dei cittadini. Una situazione grave come dimostrano i dati della Ragioneria Generale dello Stato, peraltro ancora provvisori, che confermano come sui circa duecento comuni italiani che hanno sforato il patto di stabilità nel 2009, più della metà si trovano in Lombardia e Veneto (ben 44)".
L'on. Rubinato rivolge infine un messaggio alla segreteria regionale del Partito Democratico. "All'interno della presidenza dell'Anci regionale siedono anche rappresentati del Pd. Credo sia auspicabile una presa di posizione nei riguardi di una Presidenza settaria e troppo incline al volere del Governo e che nei giorni scorsi, in merito alle centrali nucleari, ha assicurato di poter trovare un'intesa con il candidato Luca Zaia, dimenticando che in lizza per le Regionali ci sono anche altri candidati e che su un tema così delicato l'Anci dovrebbe prima consultare i sindaci e le comunità locali".