"L'incapacità dei governi di centro destra dell'ultimo decennio - aggiunge l'on. Rubinato - ha impedito al Paese di uscire dallo status quo per riprendere la strada dello sviluppo attraverso scelte di politica economica nazionale finalizzate a creare i presupposti per attrarre nuovi investimenti. Oggi per superare le divisioni tra lavoratori e imprese dobbiamo scoraggiare ogni manifestazione che può portare alla violenza e denunciare una politica che non sa fare sintesi tra le posizioni dei lavoratori e quelle dell'impresa, dell'artigiano e del commerciante, anche perché c'è poco da conservare in un quadro che ha portato a salari bassissimi per chi ha un lavoro stabile e nessun diritto per milioni di precari".
Secondo la deputata veneta "il PD deve assumere posizioni nette e chiare di fronte a manifestazioni come quella della Fiom, spiegando in modo inequivocabile perché ha deciso di non scendere in piazza. E deve ribadire la propria autonomia di partito che si schiera al fianco dei lavoratori e delle imprese proponendo politiche di sostegno alla crescita e agli investimenti degli imprenditori, una contrattazione più spostata sul livello aziendale, un salario minimo che garantisca chi non ha coperture di welfare e tuteli anche i precari".
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