Materne paritarie, continua la battaglia

12 novembre 2010

"Con il reintegro di 245 milioni di euro previsto nel maxiemendamento alla Legge di Stabilità 2011 abbiamo evitato la chiusura delle scuole materne paritarie e l'aprirsi di una nuova emergenza sociale che avrebbe coinvolto centinaia di migliaia di famiglie, soprattutto in quelle regioni, come il Veneto, dove questo servizio è utilizzato dalla maggioranza dei bambini". L'on. Simonetta Rubinato, deputata del Pd in Commissione Bilancio, commenta la marcia indietro del Governo sui pesanti tagli che avevano scatenato la protesta delle associazioni che rappresentano gli istituti paritari. "Costringendo il Governo a reintegrare il capitolo dei fondi per il 2011 - rivela la parlamentare - abbiamo assicurato alle famiglie, già duramente provate dalla crisi economica, la continuità di un servizio educativo importante. Si tratta di un importante risultato, anche se mancano all'appello ancora 13 milioni di euro per reintegrare totalmente i 539 milioni originari che erano stati stanziati dal Governo Prodi. E a pensare che il Centro Destra continua a professarsi paladino della scuola paritaria!".

Per l'on. Rubinato, che nei giorni scorsi aveva presentato due emendamenti per chiedere il ripristino dei fondi tagliati dal Governo, è ancora presto per cantar vittoria: "Le scuole paritarie - ricorda - hanno bisogno per continuare ad offrire il loro servizio di avere anche la certezza sull'erogazione dei fondi. Basti pensare che ad oggi gli Uffici regionali scolastici non hanno ancora a disposizione i 130 milioni di euro per il 2010 reintegrati dal Parlamento attingendo alle entrate dello scudo fiscale. Per questo ho presentato un ulteriore emendamento chiedendo che i 245 milioni per il 2011 siano messi subito nella disponibilità del Ministero dell'Istruzione".


L'on. Rubinato ha infine proposto di inserire nel maxiemendamento alla Legge di Stabilità una norma che preveda di far uscire da patto di stabilità i contributi erogati dai Comuni alle scuole paritarie limitatamente alle regioni in cui tali scuole coprono il 55% dell'offerta del servizio e comunque entro il limite massimo complessivo di spesa di 200 milioni di euro per l'anno 2011. Si tratta di un emendamento, che se accolto, darebbe ulteriore ‘ossigeno' alle casse dei Comuni e degli asili paritari di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

 

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pubblicata il 12 novembre 2010

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