Newsletter n. 133 - Aprile

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Newsletter n. 133 del 30 aprile 2012
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A Stoccolma per difendere il lavoro e il nostro tessuto produttivo

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Si è concluso giovedì 26 aprile il rapido viaggio a Stoccolma, cominciato due giorni prima insieme alla collega sindaca di Quarto d’Altino, Silvia Conte, ciascuna con in mano un’azione per poter partecipare all’Annual General Meeting di Assa Abloy convocato presso il Moderna Museet per mercoledì 25 aprile. Un’esperienza significativa che aveva come obiettivo quello di cercare di avere informazioni più precise e rassicuranti sul futuro della Ditec di Quarto d’Altino, azienda leader nella produzione di porte e cancelli automatici, dopo che la multinazionale svedese, l’Assa Abloy appunto, il 6 dicembre scorso ha annunciato la decisione di spostare la produzione nella Repubblica Ceca e in Cina.

Proprio mercoledì scorso, mentre eravamo in Assemblea di Assa Abloy, in Italia si celebrava il 25 aprile: ho pensato che oggi tocca a noi raccogliere il testimone per un risorgimento etico, civile e politico dell'Italia. Non è tempo di recriminazioni e di nuove divisioni, ma di passione, coraggio e spirito di ricostruzione, pensando che le nostre azioni devono essere volte a garantire una vita libera e dignitosa anche per le future generazioni. Con questo spirito dobbiamo affrontare anche la festa del lavoro del 1° maggio. [leggi tutto]
 
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L'intervento

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SPESA PUBBLICA SENZA QUALITA'

Oggi Il Sole 24 Ore pubblica un intervento di Fabrizio Galimberti sulla spesa pubblica italiana che - fuori dai soliti luoghi comuni - ribadisce concetti che da tempo vado ripetendo nei miei interventi, ovvero che: 1) la spesa pubblica primaria italiana al netto di interessi e pensioni è la più bassa fra i Paesi dell'euro e non solo; 2) la spesa pubblica che c'è è di bassa qualità, il che significa che l'Italia avrebbe bisogno di buona spesa pubblica; 3) per risparmiare pertanto è necessario tagliare ogni spreco, ma non basta: bisogna ripensare (io dico sempre 'ristrutturare') tutta l'organizzazione industriale dello Stato, anche oltre gli esempi di Galimberti, che si limita ai Comuni, Province e sanità, ai quali io aggiungo anche le Regioni e i Ministeri ovviamente. Naturalmente ciò significa anche riformare lo statuto dei dipendenti pubblici ed in particolare dei dirigenti, far entrare il merito e l'innovazione nella pubblica amministrazione, tanto quanto nel settore privato. Quanto infine a quest'ultimo, bene che sia stato nominato Giavazzi dal Governo per andare a verificare la montagna di risorse pubbliche costituita dai finanziamenti a pioggia e a volte anche discrezionali alle imprese. Su un punto solo non sono d'accordo con Galimberti, ovvero che non si possano toccare le pensioni del passato, in particolare quelle dagli 80.000 euro in su, che ricevono più dei contributi che hanno versato. Un contributo si può e si deve chiedere anche a loro: lo esige il principio sacrosanto della solidarietà e quello dell'equità. [leggi tutto]

Interrogazioni & interpellanze

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SERVE UN PIANO ENERGETICO NAZIONALE PER UNO SVILUPPO PIU' EQUILIBRATO

La mancanza di una seria politica di pianificazione energetica sta provocando pesanti conseguenze sullo sviluppo del nostro Paese, anche in termini di competitività. Per questo motivo, su iniziativa del collega Gianluca Benamati, abbiamo depositato un’interpellanza con cui chiediamo al ministro dello Sviluppo economico di sapere quali iniziative il Governo intenda adottare per dotare il Paese di un piano energetico nazionale che produca uno sviluppo più equilibrato e più conveniente del sistema energetico italiano, a beneficio delle imprese e dei cittadini. [leggi tutto]

 

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CONFIDUSTRIA: QUALE IL RUOLO DELLE AZIENDE PUBBLICHE SUL SOSTEGNO A SQUINZI?

Verificare se ci sono stati contatti tra governo e società controllate “per concordare o fornire delle indicazioni in relazione al rinnovo del vertice di Confindustria”. Lo abbiamo chiesto in un'interrogazione al Presidente dei Consiglio e ai Ministri dell'economia e dello sviluppo economico, primo firmatario il collega Ivano Strizzolo. [leggi tutto]


Proposte di legge

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REPRIMERE L'AFFISSIONE ABUSIVA DEI MANIFESTI ELETTORALI

Oramai da anni nei comuni italiani si assiste ad affissioni di manifesti di propaganda politica al di fuori di ogni spazio consentito e in violazione della normativa vigente in materia di affissioni. L’abusivismo e la sua mancata repressione si sono così consolidati in una sorta di prassi: candidati, partiti politici e ditte appaltatrici violano la legge e i comuni comminano le sanzioni pecuniarie che il Parlamento successivamente condona. Il modo più efficace di reagire e di difendere la buona politica è uno solo per i partiti: dare un esempio di rigore, di sobrietà e di rispetto delle regole. Ed è con questo spirito che il collega Walter Verini attraverso una proposta di legge, che ho sottoscritto anch’io, si pone l’obiettivo di arginare la pratica dell’affissione abusiva, a cominciare proprio dai periodi di campagna elettorale. [leggi tutto]

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