Il caso

VERTENZA PANTO: L’AZIENDA FACCIA FRONTE ALLE PROPRIE RESPONSABILITÀ

Lunedì 17 settembre sono intervenuta all'assemblea pubblica sulla vertenza Panto ribadendo che occorre verificare la possibilità di un piano industriale per evitare il fallimento, con iniezione di nuovo capitale ed assunzione di un impegno delle banche creditrici (si parla di un’esposizione di 20 milioni di euro). Bisogna lavorare anche su un cambiamento della guida, non ci si improvvisa imprenditori. L'attuale proprietà deve far fronte alle proprie responsabilità verso dipendenti (ben 118 lavoratori) e creditori. E la politica deve smettere di stare sulla difensiva: bisogna puntare allo sviluppo, non solo agli ammortizzatori. I lavoratori che non ricevono da mesi lo stipendio e che quindi hanno lasciato i loro soldi all’azienda vanno considerati come degli azionisti e devono in quanto tali poter partecipare alle decisioni.
[leggi l'articolo pubblicato da Il Gazzettino]
[leggi l'articolo pubblicato da La Tribuna]

Lavori in Aula

DISCUSSIONE E APPROVAZIONE DEL RENDICONTO GENERALE DELLO STATO 2011 E DELL’ASSESTAMENTO DEL BILANCIO DELLO STATO 2012

La scorsa settimana al centro dei lavori in Aula la discussione e approvazione del Rendiconto generale dello Stato 2011 e dell’assestamento del bilancio dello Stato 2012. L'esame del rendiconto è avvenuto per la prima volta secondo le regole stabilite dalla nuova legge di bilancio, che hanno consentito alle Camere di svolgere un controllo più efficace e puntale sulla gestione finanziaria e sul conseguimento degli obiettivi di bilancio dei singoli comparti dell'amministrazione.
Le diverse Commissioni hanno avuto tempo e modo di esprimersi sulle note integrative del rendiconto che riguardavano le loro materie e la Commissione Bilancio ha avuto modo di svolgere un'indagine conoscitiva sull'argomento confrontandosi col Presidente della Corte dei conti e con i responsabili dei nuclei di valutazione della spesa istituiti presso i singoli ministeri. [leggi tutto]

CONTROLLO SUI BILANCI DEI GRUPPI: NON SI POTEVA EVITARE L’ENNESIMA FIGURACCIA?

E' stato fissato al pomeriggio di martedì prossimo il voto in aula alla Camera sulle modifiche del Regolamento proposte dalla Giunta che introducono il controllo esterno sul bilancio dei gruppi parlamentari. Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo dei Montecitorio. Per l'approvazione delle nuove norme serve la maggioranza assoluta del plenum. Certamente il mio voto sarà a favore. Anche se mi ha fatto davvero arrabbiare l’ennesimo autogol della dirigenza dei gruppi, incluso il Pd, che ancora una volta non hanno saputo cogliere l’urgenza di dare segnali chiari in direzione della trasparenza, tanto più in un momento in cui le cronache sono state riempite con dovizia di particolari dall’indegna vicenda del Consiglio regionale del Lazio. Così la politica è stata costretta ancora una volta dall’opinione pubblica e dai media a fare marcia indietro dopo che la Giunta per il Regolamento aveva bocciato in prima battuta questa proposta. Si sarebbe potuto evitare un’ulteriore figuraccia del Parlamento che danneggia tutti i parlamentari, compresi quelli che agiscono con rigore e trasparenza. [leggi tutto]

Mozioni

SERVE PIÙ ATTENZIONE E PREVENZIONE AL DRAMMA DEI SUICIDI SEMPRE IN AUMENTO

Il 10 settembre si è celebrata la giornata mondiale della prevenzione dei suicidi. Di anno in anno in tutta Europa i suicidi hanno un aumento esponenziale. Il problema, fino a qualche anno fa, riguardava soprattutto gli anziani, oggi anche la fascia di età tra i 15 ed i 35 anni è ad alto rischio, come anche la categoria degli imprenditori vittime della crisi finanziaria, dramma assai diffuso sul nostro territorio. Con l’obiettivo di mettere al centro del dibattito politico il problema reale dei suicidi, la collega Paola Binetti ha presentato una mozione, che ho sottoscritto anch’io, per rilanciare con urgenza la necessità di attivare misure di prevenzione soprattutto quando questi gesti estremi sono riconducibili a gap sociali. Per gli anziani, la solitudine; per giovani ed imprenditori, la disoccupazione e la crisi economica, per i detenuti la congestione delle carceri; ovviamente queste non sono le cause uniche di suicidio, ma sono tra i fattori prevalenti e più comuni. [leggi tutto]