Newsletter speciale elezioni politiche 24 - 25 febbraio 2013

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Newsletter speciale elezioni politiche 24-25 febbraio 2013
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In questo fine settimana gli Italiani decideranno con il voto del loro destino 


urna_elettorale.jpgLa campagna elettorale si è svolta in una condizione di grave crisi economica, di legami sociali a rischio, di sfiducia dei cittadini per la sistemica corruzione pubblica e privata, per l'illegalità diffusa e le accresciute diseguaglianze, per l'impunità dei forti e la costrizione dei deboli. E forse non si è fatto comprendere agli elettori che siamo ad uno snodo cruciale, ad uno di quei tornanti della storia in cui si deciderà tra la continuazione del declino dovuto allo 'sgoverno' del Paese da parte del Centrodestra e l’inizio della riscossa civica e morale dell’Italia. Nel 2010 l'economista Jacques Attali, considerato il nostro enorme debito pubblico e l’invecchiamento della nostra popolazione, ha scritto: “Nel 2016 la Repubblica italiana avrà settant’anni, l’età della maturità e della saggezza per ogni regime politico in Europa, ma se non ci si muove in tempo, l’Italia si ritroverà sprofondata irrimediabilmente in una crisi di identità e verrà cancellata dalla scena mondiale…”. Rende bene il senso che non abbiamo più tempo da perdere, dopo l'ultimo decennio già sperperato, per ridare fiducia e prospettive sia alle persone migliori che a quelle più fragili della nostra società. Per questo è importante che lunedì dalle urne esca l’indicazione di un governo stabile ed affidabile per intraprendere l’impegnativo percorso che abbiamo davanti a noi per arrivare all’obiettivo di garantire diritti e prosperità alle presenti e alle future generazioni.

Il Partito Democratico - un partito grande perchè plurale come la società, perchè ispirato ai valori della Costituzione e radicato nei territori, nelle comunità locali, popolare - è l’unico oggi che può garantire all’Italia stabilità e governabilità, anche per essere protagonista del rilancio del progetto europeo. Il Partito Democratico è molto di più di un movimento, di un comitato o di una lista elettorale: è una comunità di persone che crede nella buona politica, che ha discusso e lavorato in questi anni nei circoli, gruppi, forum, assemblee per preparare un programma di governo serio e credibile. Nel novembre del 2011 appoggiando dalla minoranza il Governo Monti abbiamo dimostrato che per noi il bene dell’Italia viene prima di quello del partito. Nel novembre e poi nel dicembre 2012 abbiamo dimostrato di voler investire nella partecipazione dei cittadini facendo le primarie per il candidato premier e per i candidati parlamentari. Nel fare le liste il Partito Democratico ha dimostrato di applicare il codice etico escludendo candidati oggetto di condanne penali e praticato la parità di genere, portando in Parlamento il 40% di deputate e senatrici. E coniugato le competenze derivanti dall’esperienza con la necessità ormai ineludibile di attuare il cambiamento a tutti i livelli. Insomma il Partito Democratico ha dimostrato di essere un partito che fa quello che dice e dunque credibilità ed affidabilità. E quello che dice non è frutto di spin doctor, guru della comunicazione, leader- padroni, ma del lavoro e della partecipazione di molti uomini e donne che credono che sia possibile il risorgimento di un grande Paese come l'Italia.

In un suo intervento del 2007, in cui si chiedeva come far ripartire la crescita, l'allora Ministro Tommaso Padoa Schioppa ricordava che sono passate due generazioni da quando il nostro Paese usciva — sconfitto, distrutto e screditato agli occhi del mondo — dalla guerra e dalla dittatura. Soffrivamo di una povertà che oggi osserviamo solo in Africa o in Asia: denutrizione, analfabetismo, diffusione di malattie mortali, case senza elettricità né acqua corrente, mancanza di lavoro e di elementare tutela nello stesso. Per decine di migliaia di veneti, toscani, abruzzesi, lucani la sola speranza era emigrare in Belgio, Francia, Germania, Svizzera o verso continenti lontani. 
Nello spazio di due sole generazioni, gli italiani hanno realizzato — per merito loro e di chi li ha governati — una delle più profonde trasformazioni della loro storia: nel tenore di vita, nelle abitudini, nei rapporti personali e familiari, nella vita sociale, nelle istituzioni.

Poi la crescita si è fermata, la società ha perso la voglia di costruire cose nuove, di guardare lontano, di avere ambizione.   Poche le nascite, poche le persone che partecipano alle forze di lavoro; pochi investimenti, poca ricerca in sempre meno numerose grandi imprese, poche invenzioni, pochi brevetti italiani, soprattutto, poca fiducia, poca voglia di eccellere, paura di cambiare, rifiuto del rischio.
 In troppi si sono aggrappati alla rendita.
E' possibile che l'Italia esca da questa condizione: nelle imprese, nelle scuole, nella pubblica amministrazione, nei laboratori di ricerca e nei tribunali, nell’università vi è un’Italia della produzione, del rischio, dell’eccellenza, che non si rassegna. E' questo altro Paese che deve finalmente prendere il sopravvento o l’Italia ridiventerà un Paese povero, povero al modo europeo del ventunesimo secolo: non più la pellagra e la malaria, non più famiglie di otto persone che dormono in una sola stanza e hanno il bagno in cortile, ma nuove forme di analfabetismo e di desolazione, degrado dell’ambiente, trascuratezza del costume, povertà di beni collettivi, di trasporti che funzionano, di servizi pubblici elementari, di sostegni per chi perde il lavoro, di difesa del suolo e del paesaggio, incapacità perfino di liberarsi dei rifiuti. Soprattutto, povertà di prospettive, di fiducia, di stima di sé.

E' invece possibile che si rafforzi e prevalga all’interno del Paese la spinta di chi vuole perseguire l’eccellenza, superare i migliori, fare dell’Italia un Paese attraente per scienziati, imprenditori, ricercatori di talento, artisti. Nel tessuto sociale vi è questa aspirazione, la si avverte ogni giorno. L’ambizione, il desiderio di una meta alta, la disponibilità al sacrificio sono presenti. Dipende da chi governa e insieme dalla classe dirigente animare e valorizzare queste forze, offrire un sostituto all’incentivo esterno che ci ha spinti per anni (le regole di Bruxelles, la paura di star fuori dall’euro, e via dicendo).
 Chi governa deve essere oggi guidato da una ambizione sul futuro del Paese anche superiore a quella che gli stessi italiani sembrano in genere manifestare; deve allungare lo sguardo oltre l’orizzonte del limitato quotidiano dibattito e fare in modo che l’ambizione di un Paese migliore, il desiderio di eccellere come nazione, la fiducia nelle proprie forze, lo sguardo lungo divenga desiderio e comportamento diffusi nella società.

Questo è lo spirito che ci anima, la ragione per cui abbiamo messo al primo posto del nostro programma la dignità delle persone, la moralità e la legalità, il lavoro e lo spirito d'intrapresa, la scuola e l'università, l'ambiente e il paesaggio, le future generazioni... (
clicca qui per leggere il programma completo).

Per questo mi impegnerò in Parlamento e ti chiedo di votare e di far votare il Partito Democratico, perchè lunedì prossimo vinca l'Italia, l'Italia giusta.            

Simonetta Rubinato

     
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Il programma del PD

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CRISI EDILIZIA: DAL PD LE UNICHE PROPOSTE

 

Sabato 16 febbraio scorso la Tribuna di Treviso ha registrato l'apertura di credito fatta da esponenti di spicco dell'associazionismo imprenditoriale trevigiano al leader del Movimento 5 Stelle (clicca qui). Ma rischiano di cadere dalla padella alla brace gli artigiani e i costruttori edili se, dopo aver creduto per anni alle illusorie promesse di Pdl e Lega, affideranno in questa appuntamento elettorale le loro sorti ad un movimento di protesta guidato da un leader come Grillo che ha deciso di non andare né al Governo né in Parlamento. Fa bene il presidente Mario Pozza a ricordare che in Francia e Germania le cose vanno meglio per l'edilizia: inf atti questi Paesi sin dal 2008 per fronteggiare la crisi hanno dirottato miliardi di euro verso gli enti locali per far partire subito tanti piccoli cantieri sui territori. E' bene sapere però che è esattamente il contrario di quando ha fatto il Governo di Centro Destra a partire dalla manovra del 2008, approvata nel tempo record di 9 minuti. E gli emendamenti che io stessa ho presentato, sin da allora, per allentare i vincoli del patto di stabilità dei Comuni favorendo la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico e delle scuole, mi sono stati sempre bocciati.
 Da chi ha ruoli di rappresentanza mi aspetto perciò una lettura più oggettiva dei fatti di questi anni. Non si può fare di tutta un'erba un fascio.
Il Partito democratico, che, a parte la breve parentesi del governo tecnico chiamato a salvare il Paese, è stato minoranza in Parlamento, proprio sulla crisi dell'edilizia e sulle difficoltà delle piccole e medie imprese strozzate dai crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione, a d oggi è il partito che sta avanzando le proposte più concrete che vanno proprio nella direzione chiesta dal settore edile: stanziare da subito 10 miliardi di euro l'anno per pagare i debiti arretrati della Pubblica Amministrazione, nonché ulteriori 7,5 miliardi di euro per allentare il patto di stabilità dei Comuni, rendere stabili nel tempo gli incentivi fiscali per la ristrutturazione e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. Perché anziché rincorrere le sirene populiste di Grillo non si dà credito a una forza politica responsabile che nelle proprie liste ha candidato solo persone del territorio, tra cui molte donne e giovani e amministratori locali che hanno già dimostrato di saper ben governare?

Il focus

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LA CENTRALITA’ DELLA QUESTIONE AMBIENTALE: LE RISPOSTE AL COMITATO DEI CITTADINI DELLA PEDEMONTANA TREVIGIANA

 

Sabato 16 febbraio ho risposto alle domande in tema di ambiente poste ai candidati dal Comitato dei Cittadini della Pedemontana Trevigiana che domenica scorsa hanno organizzato una marcia per sensibilizzare sul tema. Cliccando qui puoi leggere le mie risposte. In particolare, sulla questione dell’incenerimento dei rifiuti nei cementifici, che interessa da vicino Pederobba, ho ricordato che la Commissione della Camera ha espresso recentemente parere negativo e che in ogni caso l’utilizzo dei rifiuti per recupero energetico va autorizzato solo per impianti a gestione pubblica che possono garantire adeguati controlli Cruciale è anche affrontare il problema dei combustibili che non possono essere utilizzati nei cementifici, come il petcoke, che sono altamente inquinanti.

L'intervista

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A RADIO VENETO UNO SULL’IMPORTANZA DI QUESTE ELEZIONI POLITICHE PER DARE STABILITA’ AL PAESE

 

Giovedì 21 febbraio sono stata intervistata in diretta negli studi di Radio Veneto Uno. Ho avuto occasione di sottolineare come non si tratti di un normale appuntamento elettorale, ma di uno snodo che deciderà se l’Italia sarà in grado o meno di invertire la rotta del declino dentro ad un’Europa più democratica e solidale nel nuovo contesto della competizione globale. Ho inoltre affrontato alcune tematiche importanti per la crescita e la coesione sociale 'dimenticate' durante questa campagna elettorale fatta di slogan e di promesse, come ad esempio le politiche per la casa, vista l'emergenza sociale che sta per scoppiare nei nostri comuni, con decine e decine di famiglie, anche con minori a carico, che rischiano di finire sulla strada perché non sono più in grado di pagare l'affitto o il mutuo. [ascolta l'intervista]

Diario elettorale

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AGRICOLTURA, SCUOLE PARITARIE E COMUNITÀ MONTANE: ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE

 

Sono stati tanti gli incontri di questa campagna elettorale, faticosa ma stimolante. Tra questi ne ricordo solo alcuni. Sabato 16 febbraio ho avuto l’occasione di scambiare qualche parola con il Presidente di Confidustria Giorgio Squinzi (clicca qui), ospite d’eccezione alla presentazione ufficiale delle squadre agonistiche 2013 organizzata dal Presidente Remo Mosole nel centenario dell’Unione Ciclisti Trevigiani, di cui la Mapei è da molti anni sponsor. Mi ha rappresentato la sua preoccupazione per la instabilità della situazione politica del Paese, che si aggiunge alla crisi economica e sociale in atto. Abbiamo condiviso la priorità di creare buona occupazione, che può essere assicurata solo da buone imprese che innovano e investono. Il nuovo governo deve essere al loro fianco, semplificando leggi e procedure e alleggerendo il carico fiscale sul lavoro. Il ciclismo sano (era presente anche un campione come Gimondi) ci insegna che gli italiani possono farcela anche in salita se c’è la forza della passione e dell’unità! Sempre nella stessa serata ho raggiunto il gruppo Alpini di Roncade alla cena del tesseramento con un ospite davvero d’eccezione, cui sono stata onorata di aver potuto dare il benvenuto come sindaca della città della Roncade: il Presidente Nazionale dell’Associazione degli Alpini Corrado Perona (clicca qui), al quale il Capogruppo di Roncade ha dichiarato commosso: “Per noi lei è come il papa…”. Nel suo intervento Perona ha sottolineato come l’Ana appartenga non solo agli alpini, ma soprattutto alla comunità nazionale e come l’azione degli associati si ispiri non al proprio bene, ma a quello del prossimo. A conferma di ciò l’Ana sta realizzando una scuola materna per il comune di Cento in provincia di Ferrara, colpito dal terremoto. Da sindaca ho potuto toccare con mano quanto sia preziosa l’attività di volontariato dei due gruppi alpini di Roncade e di Biancade, sia di animazione culturale che di sostegno alle fasce sociali più deboli della comunità.
Lunedì scorso, durante il confronto promosso dalla Coldiretti di Treviso sulle proposte programmatiche per il Paese (clicca qui), un giovane imprenditore agricolo ha chiesto a noi candidati come pensiamo di garantire l’accesso al suolo per la coltivazione. Gli ho risposto che è necessario introdurre subito il divieto, a cominciare dalla Regione Veneto, di ulteriore edificazione di suolo agricolo. La mia amministrazione comunale di Roncade ci ha già pensato con il Piano di Assetto del Territorio, con il quale abbiamo dimezzato la superficie agricola trasformata in residenziale e produttiva dalla Variante Generale adottata dall’Amministrazione precedente. Inoltre ci siamo dati il criterio che un eventuale accoglimento di trasformazione di suolo agricolo da ora in poi dovrà essere effettuato ad invarianza del consumo complessivo di territorio, cioè essere compensato dalla riduzione di altre aree già previste come trasformabili. Infine, ho rilevato che a livello nazionale occorre riformare la finanza locale: non si può difendere il suolo se i comuni, per garantire i servizi ai cittadini, hanno come entrate principali l’Imu e gli oneri di urbanizzazione. Bisogna cambiare radicalmente l’impostazione dello sviluppo come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi: in un pianeta finito non sono possibili un consumo ed una crescita infiniti!
Sempre lunedì ho partecipato a Padova, nella sede del Pd Veneto, alla riunione con i rappresentanti della Fism, che ci hanno ricordato la situazione di emergenza finanziaria in cui vivono negli ultimi anni le scuole dell’infanzia paritarie del Veneto, che offrono un servizio pubblico ad oltre 90.000 bambini dai tre ai sei anni. Abbiamo ribadito l’impegno del Pd di difendere tutta la scuola pubblica, mettendo al centro anche la formazione dei bambini dai 0 ai 6 anni. E come parlamentari veneti ci siamo impegnati a salvaguardare la specificità del modello integrato dell’istruzione veneta, in attuazione dei principi dell’autonomia, della sussidiarietà e della parità scolastica, aprendo un tavolo di confronto sulle relative modalità attuative.
Nel pomeriggio di mercoledì 20 febbraio ho fatto un tour nel bellunese con i candidati della provincia, dove ho incontrato gli amministratori di Agordo, Taibon, Gosaldo e infine Rivamonte. Ho ascoltato con interesse i problemi che vivono quotidianamente le comunità di montagna, dal mantenimento dei servizi scolastici o degli uffici postali al presidio del territorio dal rischio idrogeologico. E ancora, dal drammatico problema della carenza ed inadeguatezza dei trasporti pubblici per il collegamento con le città alle ricadute dei tagli sui servizi socio-sanitari, con il rischio di perdere un indispensabile presidio ospedaliero. Una situazione difficile aggravata dall’introduzione nel 2013 anche per loro del patto di stabilità, nonché dal confronto con le vicine province autonome di Trento e Bolzano. Mi sono chiesta dove sia finita la Regione del Veneto, guidata da quella Lega che nel 2010 prometteva ‘prima il Veneto’! Come parlamentari del Pd ci impegneremo per salvaguardare i diritti della gente di montagna, insieme a quelli di tutti gli abitanti dei comuni virtuosi del Veneto oggi penalizzati da regole assurde e tagli insostenibili, dopo il tradimento delle promesse leghiste!

Appelli ai candidati

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LOTTA ALLA CORRUZIONE, SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INDIGENTI, COMMERCIO EQUO E SOLIDALE, INCENTIVARE LA LETTURA, AMBIENTE: GLI APPELLI AI CANDIDATI CHE HO SOTTOSCRITTO

 

Sono numerosi gli appelli, i manifesti e i documenti che in queste settimane sono stati inviati ai candidati alle elezioni politiche. Personalmente ho ritenuto giusto aderire ad alcuni di essi, coerenti ai temi che contraddistinguono da sempre il mio impegno istituzionale.
Lunedì scorso ho ricevuto il braccialetto bianco simbolo della campagna “Riparte il futuro” (clicca qui). Sono orgogliosa di essere stata inserita nell’elenco dei candidati trasparenti. Gli arresti dei giorni scorsi confermano come la lotta alla corruzione, in nome dei principi di trasparenza, integrità e responsabilità, sia un impegno prioritario. Anche al fine di riavvicinare la politica e le istituzioni ai cittadini, contribuendo a vincere la sfiducia generata dai fenomeni corruttivi che logorano la vita istituzionale e sociale del Paese e lo danneggiano anche sul piano economico.
Ho poi aderito al documento delle principali associazioni dei consumatori del Veneto impegnandomi così a sostenere le loro istanze: dal no generalizzato alle aperture festive al contrasto alla contraffazione, dal sostegno alle famiglie indigenti ad una migliore programmazione degli incentivi per le energie rinnovabili (clicca qui).
Essendo stata tra i sottoscrittori del disegno di legge dell’on. Duilio sul commercio equo e solidale, mi sono impegnata, accogliendo l'appello dell'Agices, affinché quel testo sia da subito ripresentato all’inizio della legislatura per essere approvato nei tempi più brevi possibili (clicca qui).
Ho sottoscritto l’impegno a realizzare le cinque proposte del Forum del libro a sostegno della lettura nel nostro Paese. In particolare riguardano la scuola, le biblioteche, le librerie, la rete e più in generale il libro e la lettura. Il documento propone, tra le altre cose, di abrogare quell’articolo della spending review che esclude i servizi culturali dal novero delle funzioni fondamentali dei comuni. Per saperne di più si può consultare il sito web www.forumdellibro.org.
Ho dato anche la mia adesione al promemoria “ItaliaSveglia” (clicca qui) per la prossima legislatura preparato da ActionAid. Otto punti che vanno dalla trasparenza alla cooperazione internazionale, passando per i diritti delle donne, la promozione dell’agricoltura sostenibile come mezzo per cancellare la fame nel mondo, la responsabilità sociale delle imprese, la lotta all’ingiustizia. Non ultime, le politiche adeguate a sostenere il no profit, grande forza del nostro Paese.

Giovedì ho infine sottoscritto quattro degli otto impegni (i nn. 1, 2, 3 e 8) proposti ai candidati dalla rete delle 879 organizzazioni del Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio al fine di dare priorità ai temi connessi al concreto contenimento del consumo di suolo e alla salvaguardia dei territori e del paesaggio (clicca qui).



icona_calendario.png L'agenda della settimana

MARTEDI' 26 FEBBRAIO

San Biagio di Callalta (TV), ore 10.00 - Ospite di Antenna 3 Nordest


LUNEDI' 25 FEBBRAIO

Villorba (TV), ore 21.00 - Ospite di Reteveneta

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Scrivimi:
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