Cari elettori ed elettrici,
con un gruppo di sindaci, amministratori locali ed amici ci siamo tenacemente battuti per ottenere la scelta delle primarie, soprattutto perché il candidato non fosse calato dall'alto come avvenuto negli ultimi quindici anni con esiti negativi, senza alla base una visione del Veneto concreta ed il più possibile condivisa. E perché siamo convinti che "non si deve avere paura della competizione tra idee: quello che deve fare paura sono il conformismo e la stagnazione" (Paul Feyerabend).
Sono ben consapevole delle difficoltà da affrontare in un confronto che mi vede partire svantaggiata, non solo perché non ho al mio fianco la stragrande maggioranza dei consiglieri regionali e dei parlamentari, dei vertici provinciali e regionali, ma anche per le regole proibitive stabilite dalla recente direzione - nel numero di firme da raccogliere e nell'anticipo della data della consultazione dal 14 dicembre al 30 novembre - che, oltre a non favorire la partecipazione, lascia ai candidati - soprattutto a chi è meno conosciuto e non ha dietro l'organizzazione del partito - soli 13 giorni, dal 17 data della presentazione delle firme, per confrontarsi sul progetto del Veneto.
Per farle, le primarie, serve ora sottoscrivere la mia candidatura.
Vorrei dare il mio contributo in questo momento di difficoltà, con umiltà e amore per i miei concittadini: il Veneto è regione che merita di contare molto di più, in Italia e tra le regioni europee, perché formato in maggioranza di gente la cui ricchezza - come diceva Giorgio Lago - ha i calli alle mani e che ha costruito un tessuto culturale, sociale ed economico secondo a nessuno, fondato sui valori dell'onestà, laboriosità, solidarietà familiare e sociale, sussidiarietà, valori che sono stati intaccati e traditi dal sistema di potere intessuto di corruttela ed arroganza emerso da ultimo dall'azione della magistratura. Per questo oggi è necessario costruire dal basso e in modo trasversale un'alternativa per il prossimo governo regionale, che avrà un ruolo cruciale nel favorire lo sviluppo futuro del nostro territorio, ancora ricco di valori e di risorse, ma che sta soffrendo più di altri le conseguenze della drammatica crisi economico-finanziaria.
Per questo mi impegno, ove fossi candidata a Presidente, a dedicarmi per l'intero mandato a servizio del progetto per la regione, alla guida di una squadra rinnovata, anche all'opposizione dimettendomi dal ruolo di deputato.
La mia storia dimostra che agli accordi di vertice ho sempre preferito il patto con gli elettori, chiedendo la loro fiducia in elezioni o in primarie di partito. E che se mi assumo un compito, lo porto a termine, con passione ed impegno, nella trasparenza e con abnegazione.
Vi chiedo dunque il sostegno alla mia candidatura, con la sottoscrizione prima e con il voto poi, ben disponibile al confronto a partire da alcune idee forti per promuovere investimenti e lavoro, messe a fuoco anche attraverso l'esperienza dei Barcamp itineranti: il riconoscimento al Veneto di regione autonoma ai sensi dell'art. 116 terzo comma della Costituzione chiedendo da subito le competenze in materia di istruzione, beni culturali ed ambiente; la lotta serrata alla corruzione attraverso la semplificazione legislativa ed amministrativa e la selezione dei dirigenti pubblici secondo criteri di competenza e di probità; una sanità che sia a misura dei bisogni di cura delle persone e non degli interessi di chi realizza i progetti di finanza; un welfare in grado di rigenerare le risorse disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto a beneficio dell'intera collettività; un piano strategico per realizzare una smart land inclusiva e competitiva e una gestione del territorio che crei valore a favore delle persone, organizzazioni sociali e piccole e medie imprese che perseguono uno sviluppo ecosostenibile; la prioritaria messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e una pianificazione ambientale che, facendo i conti con il cambiamento climatico e risorse naturali sempre più limitate, favorisca rigenerazione urbana e nuovi stili di vita tendendo a obiettivi quali zero rifiuti, zero consumo di suolo, zero carbonio; la programmazione delle infrastrutture secondo priorità basate sui bisogni di mobilità di persone e imprese, di analisi costi-benefici trasparenti e del metodo del dibattito pubblico.
Il mio appello è ai cittadini e alle cittadine non solo in vista delle elezioni, ma anche per il dopo, per sradicare sul serio il sistema di corruttela emerso e costruire insieme un Veneto generativo, dove sia bello vivere, crescere, studiare, lavorare e fare impresa, con opportunità per tutti, dove anche le diversità da problema siano trasformate in un fattore di forza e innovazione, perché il mescolamento dei saperi e delle esperienze è condizione basilare della creatività e della bellezza, come ci insegna la storia del nostro Paese e della stessa Serenissima.
Io credo che #Sepolfar! Perché "l'innovazione è la verifica dell'utopia"(O. Wilde). E per noi innovazione significa governare prendendo decisioni che migliorino la qualità della vita dei propri cittadini e cittadine, anche dei più deboli, e che non intacchino più le risorse ed opportunità per i bambini di oggi e di domani.
Simonetta Rubinato
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