Federalismo Fiscale


Federalismo fiscale: approvata la bozza dal Consiglio dei Ministri
(27 settembre 2008)

   Nell’audizione alla Commissione Finanze della Camera il 17 settembre scorso, il Ministro Tremonti ha affermato espressamente che l’evoluzione dell’elaborazione politica del Governo ha condotto ad abbandonare il modello di federalismo fiscale proposto dalla Regione Lombardia, per far propria la proposta formulata dalla concertazione delle Regioni nel febbraio del 2007.
   La Lega, dunque, ha capitolato sul modello lombardo e ha sin qui accettato una proposta di legge delega che, come affermato al convegno nazionale di Padova del 22 u.s. dal prof. Franco Gallo, è “una delega di principi di principi”, salvo che per almeno due eccezioni importanti:

   Ma non doveva il federalismo essere nuova sintesi di autonomia e responsabilità? Come tenere insieme il riconoscimento del problema della disparità di trattamento tra Regioni ordinarie e a statuto speciale (attestato dalla previsione di un fondo per il sostegno delle aree di confine con queste ultime) con la previsione di nuovi tributi a favore delle Ragioni a statuto speciale riscossi su base nazionale?
   Una censura importante alla proposta approvata in via preliminare nel Consiglio dei Ministri è arrivata dal Presidente dell’ANCI  Leonardo Domenici, il quale ha rilevato che mentre per le Regioni sono chiare le competenze e le fonti di finanziamento (ovvero la compartecipazione all’Irpef e le quote dell’Iva), per i Comuni c’è buio pressoché totale sulle loro funzioni e sulle risorse loro destinate, vista che è tramontata, per ora, l’ipotesi dell’imposta immobiliare.
   Infine, Domenici ha rilevato che nulla si dice nella bozza su come sarà “ripartito” tra i livelli di governo l’enorme debito pubblico che il Paese subisce attualmente.
   A questo punto viene da pensare che la proposta sia una mediazione al ribasso per tenere in piedi la maggioranza, visto che ribadisce principi di principi senza dire nulla sul piano concreto dei numeri. Il federalismo promesso ha da venire, mentre l’unica cosa certa sino a qui per i nostri Comuni è che gli è stata sottratta l’Ici sulla prima casa, senza che sia ad oggi stata garantita la restituzione integrale della stessa da parte dello Stato.

Scarica lo  "testo a fronte" dello schema di disegno di legge governativo sul federalismo fiscale nella prima stesura e come approvato al Consiglio dei Ministri dello scorso 11 sett. (ultima stesura) cliccando qui »

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Riforme: al via in autunno i lavori per l'attuazione del decentramento fiscale
(17 agosto 2008)

    Nella sessione di lavoro autunnale del Parlamento dovrebbe avere avvio la discussione sull'attuazione del federalismo fiscale.
    Ritengo si tratti di un tema cruciale, sia per riformare l'organizzazione dello Stato in chiave di maggiore autonomia e responsabilità dei territori, sia di riqualificazione della spesa pubblica, sia di capacità dei vari livelli della Pubblica Amministrazione di rispondere in modo adeguato ai bisogni dei cittadini. Ciò vale in modo particolare per il Veneto, che si vede ai vari livelli istituzionali, regionale, provinciale e comunale, penalizzato dal criterio della spesa storica, che unito alla mancanza di meccanismi di premialità per gli enti virtuosi, ha visto negli anni via via decurtate le già esigue risorse messe a disposizione dei nostri territori, sottodotati nel meccanismo dei trasferimenti statali, nonostante la nostra regione sia una tra le prime per gettito fiscale.
    Trattandosi dunque di una sfida cruciale per il Paese e in particolare per il Veneto,  vi propongo alcuni materiali utili ad analizzare quelle che saranno le premesse e le linee guida dell'imminente riforma.

Scarica il disegno di legge sul federalismo fiscale del governo Prodi (AC 3100) cliccando qui »

Scarica l'audizione del Ministro per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, alla Commissione bicamerale per le questioni regionali dello scorso 22 luglio 2008 cliccando qui »

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