No ai trucioli per barricare il vino

21 luglio 2006

Il vino si difende con i fatti non con le polemiche (vedi recente strumentalizzazione di una dichiarazione del ministro Ferrero - "fa meno male uno spinello di mezzo litro di vino" - da parte del presidente delle Città del Vino Floriano Zambon - "sul vino non si fa ironia"). E i fatti sono quelli messi in campo dalla sen. Simonetta Rubinato che, assieme ad alcuni colleghi parlamentari, ha presentato in Senato una mozione contro la possibilità, prevista in un pre-accordo commerciale sottoscritto il 15 settembre 2005 tra Unione Europea e Stati Uniti, di utilizzare trucioli di legno per ottenere la barricatura del vino, al posto della maturazione in botti di rovere. La mozione, presentata il 13 giugno scorso dalla sen. Loredana De Petris (prima firmataria), è stata approvata ieri l'altro sera, mercoledì 19 luglio, all'unanimità dal Senato.
«La nostra mozione - spiega la senatrice di Treviso - impegna il Governo ad adoperarsi in tutte le sedi comunitarie a difesa del percorso qualitativo e del lavoro dei produttori vinicoli europei, impedendo l'introduzione di pratiche enologiche estranee alla tradizione e tendenti all'omologazione verso il basso dei gusti e dei prodotti. Ma anche a caldeggiare l'adozione di chiare modalità di etichettatura che consentano ai consumatori di scegliere consapevolmente. Infatti, in assenza di chiare indicazioni in etichetta e di metodiche ufficiali di controllo, l'utilizzo dei trucioli di legno nei processi enologici può costituire un inganno per i consumatori e una forma di concorrenza sleale per i produttori vinicoli europei.»
La mozione impegna inoltre il Governo "a sostenere lo sviluppo e la valorizzazione del comparto vitivinicolo nazionale, anche adottando quanto prima la riforma di settore per i vini a denominazione d'origine".
«Il prestigio dei vini italiani, che si fonda sul forte legame con il territorio e con le tradizioni enologiche locali, potrà essere mantenuto solo continuando a valorizzare un percorso che ha richiesto e richiederà forti investimenti sulla qualità, e non inseguendo modelli produttivi incentrati sui bassi costi e sulla standardizzazione - continua Rubinato - La produzione di vini di qualità è uno dei punti di forza dell'economia veneta, pertanto il mio impegno a difesa dell'eccellenza del settore sarà massimo.»
Sempre nella stessa seduta il Senato ha approvato un'altra mozione sullo stesso tema presentata il 5 luglio da un altro gruppo di senatori.

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pubblicata il 21 luglio 2006

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